Giro d’Italia 2020, la Total-Direct Energie va verso la rinuncia alla partecipazione
Non è ancora ufficiale, ma più che probabile. La Total-Direct Energie rinuncerà alla partecipazione al Giro d’Italia 2020. Stando a quel che riporta L’Equipe, ci sarebbe stato un incontro tra Mauro Vegni e Jean-René Bernaudeau, con quest’ultimo che avrebbe accettato di non partecipare. La formazione francese avrebbe diritto a prendere parte alla Corsa rosa del prossimo anno per via del primo posto ottenuto nella classifica UCI delle formazioni Professional, risultato che darebbe alla squadra transalpina di partecipare – da regolamento – a tutte le gare World Tour e, in particolare, ai tre Grandi Giri.
Indiscrezioni parlando infatti di un colloquio fra Vegni, numero 1 dell’organizzazione del Giro, e Bernaudeau, manager della Total-Direct Energie. Al centro della conversazione il tentativo di Vegni di indurre il francese a rinunciare alla Corsa rosa per dare priorità all’interesse nazionale e poter quindi liberare un posto per le squadre italiane Androni Giocattoli-Sidermec, Bardiani-CSF e Neri Sottoli-Selle Italia-KTM. Secondo L’Equipe, Bernaudeau si sarebbe mostrato “sensibile agli argomenti presentati da Vegni in merito alla possibile rinuncia”.
Con il passaggio a 19 del numero di squadre World Tour e l’invito obbligatorio, per via del regolamento UCI, per la Total-Direct Energie, Mauro Vegni temeva di avere solo due inviti a disposizione per le squadre Professional italiane. “Il nostro Paese ha dato molto al ciclismo – aveva dichiarato il ‘patron’ in occasione della presentazione del Giro d’Italia 2020 – Spero che Total-Direct Energie, che si concentrerà sul Tour de France, rifiuterà l’invito in modo da poter invitare i nostri team italiani”. A quanto pare il suo appello sarebbe stato ascoltato. In attesa di ufficialità, la squadra di Niki Terpstra e Niccolò Bonifazio, fra gli altri, inizierà il suo percorso di avvicinamento al 2020 con un periodo di allenamento a Calpe, in Spagna, che inizierà la prossima settimana.
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Vergogna. Il signor Vegni che va a chiedere a Bernaudeau di lasciare a casa la sua Direct Energie e di non presentarsi al Giro? Ma è pazzesco. Per invitare quelle squadracce italiane Continental che servono solo per alimentare fughe addomesticate! Vegni è letteralmente impazzito. E’ così che salvaguarda la dignità, l’internazionalità e la storia del Giro? Si vergogni.