Gand-Wevelgem 2021, Wout Van Aert: “Una vittoria molto importante per me”

È la Gand – Wevelgem 2021 il primo grande successo sul pavé di Wout Van Aert. Una corsa spettacolare quella che ha visto trionfare il leader di una Jumbo – Visma questa volta decisamente all’altezza del suo leader, in particolare con il grande supporto di Nathan Van Hooydonck, che ha permesso alla formazione neerlandese di essere in superiorità numerica nel gruppetto che si è giocato la vittoria. Partito a 165 chilometri dal traguardo assieme ad un’altra ventina di corridori, fra cui molti velocisti, il fenomeno belga ha poi sfruttato molto bene la presenza del compagno, gestendo energie che gli sono poi servite per regolare allo sprint velocisti di spessore come Giacomo Nizzolo, Matteo Trentin e Sonny Colbrelli.

“Una vittoria molto importante, che significa molto per me”, ammette dopo il traguardo, spiegando alcune scelte che in alcuni momenti avevano fatto pensare che forse non era al massimo delle sue forze: “Sui muri ho deliberatamente aspettato ad attaccare perché volevo rimanessimo in più corridori possibile davanti, per poi resistere fino al traguardo. La collaborazione è stata buona e con la squadra abbiamo potuto controllare la corsa al meglio. Poi c’era troppo vento e attaccare nel finale non avrebbe avuto senso”.

Il vincitore elogia ovviamente il suo compagno di squadra: “Nathan è stato fortissimo oggi. È lui che ha staccato Sam Bennett e poi nel rettilineo finale è stato lui a prendere in mano la corsa per impostare la volata. Davvero tanto di cappello. Sull’ultimo passaggio sul Kemmelberg ho cercato di dargli coraggio per stringere i denti perché sapevo che avrei avuto bisogno di lui”.

Infine, un commento sulla deviazione all’interno degli ultimi cinque chilometri di corsa a cui l’organizzazione di corsa è stata costretta a causa di un incendio. Una situazione molto particolare visto che nessuno sapeva realmente da dove sarebbe passata la corsa, senza così sapere esattamente quanto mancava al traguardo: “Nel finale non ho sentito ci fosse odore di bruciato, ma la deviazione è stato qualcosa di abbastanza fastidioso. Non sapevamo esattamente quanto fosse lontano il traguardo, poi improvvisamente ci siamo trovati all’arco dei tre chilometri. Comunque, credo che la modifica del percorso sia stata una decisione logica visto che c’era un incendio”.

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