Astana Qazaqstan, la Guardia Civil nega indagine nei confronti di Miguel Angel Lopez

Miguel Angel Lopez non è indagato nel quadro del Caso Maynar. La smentita delle indiscrezioni emerse nella serata di ieri è arrivata dall’agenzia iberica EFE, che cita fonti della Guardia Civil, secondo le quali il corridore è stato “semplicemente registrato all’aeroporto di Madrid e i bagagli di Lopez sono stati sottoposti ad un controllo di routine durante il quale non è stato trovato niente di sospetto”. Viene comunque confermato che il nome del corridore compare nelle indagini del tribunale di Caceres per traffico di medicinali che ruotano attorno alla figura del medico e professore Marcos Maynar, già accusato in passato di somministrazione di sostanze dopante in ambito sportivo.

Sospeso dalla Astana Qazaqstan in seguito alle prime rivelazioni, in attesa di conoscerne di più, il corridore è tornato in Europa per riprendere le competizioni lunedì 25 luglio alla Prueba Villafranca, iniziando il suo percorso verso la Vuelta a España. Gli avvocati del corridore, Javier de las Heras e Alfredo Gómez, hanno emanato un comunicato in cui negano che il corridore sia stato fermato all’aeroporto e che “mai nella sua vita è stato mai arrestato”. Precisano inoltre che il corridore “nega assolutamente di aver relazione/partecipazione in atti delittuosi relativi alla distribuzione di medicinali non autorizzati né di qualsiasi altro prodotto riferito nelle notizie pubblicate ieri”.

Secondo quanto riportano i suoi legali, Lopez “è sempre stato rispettoso delle norme che regolano la etica sportiva, come dimostra la sua carriera sportiva”. In conclusione, mostrandosi “sorpreso per la situazione”, il corridore colombiano si dice “convinto che tutta la situazione verrà chiarita“.

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