Tour de France 2020, Wout Van Aert: “Sono molto deluso, ma Roglic non ha niente da rimproverarsi”

Wout Van Aert è stato la grande rivelazione di questo Tour de France 2020. Il belga ha conquistato due successi di tappa in quest’edizione della Grande Boucle, ma soprattutto si è dimostrato un validissimo aiuto in salita per i propri capitani, tanto da chiudere in ventesima posizione la classifica generale. Un risultato clamoroso per un corridore nato come ciclocrossista, velocista e al più cacciatore di tappe su percorsi mossi. Il corridore della Jumbo-Visma si è speso egregiamente per il proprio capitano Primoz Roglic, rimanendo estremamente deluso per la maglia gialla sfumata soltanto nella cronometro individuale conclusiva, quando non ha più potuto proteggere lo sloveno da un Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) strepitoso.

Sono molto deluso. Non ci aspettavamo tutto questo” ha ammesso il vincitore della Milano-Sanremo 2020 ai microfoni di Rtbf.be “Abbiamo lavorato duro per tre settimane e perdiamo il Tour. Ma va bene, non abbiamo niente da rimproverarci e anche Primoz non ha niente da rimproverarsi. Siamo caduti contro un Pogacar fantastico. Non avevamo preso in considerazione un finale del genere. Abbiamo piena fiducia in Primoz, ma oggi ha mancato il bersaglio. Ha corso davvero forte per le tre settimane. Per noi è una sorpresa totale. Prima della partenza era rilassato, abbiamo scherzato come sempre. Niente indicava che stesse meno bene. Eravamo pronti a concludere il lavoro, ma siamo stati battuti da un Pogacar incredibilmente forte“.

Van Aert ha poi descritto la propria giornata: “Quando mi sono seduto nel leader’s corner, ho visto che Primoz non pedalava come d’abitudine. Poi sono arrivati i tempi intermedi che lo hanno confermato. Ho sentito che stava arrivando la tempesta e non ha fatto altro che peggiorare. Io personalmente avevo buone gambe e ho terminato con un buon risultato, anche se ero lontano da Cavagna ai primi intermedi. È stato il meglio che potessi fare“.

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