Tour de France 2019, Pedro Delgado: “Egan Bernal può fare la storia, per Nairo Quintana gli anni passano”

Mentre si attende la partenza del Tour De France 2019, fioriscono i pareri e pronostici da parte di appassionati e addetti ai lavori. Non possono in questo contesto quindi passare inosservate le parole di un ex vincitore come Pedro Delgado. Lo spagnolo è salito sul gradino più alto del podio di Parigi nell’edizione 1988, davanti al neerlandese Steven Rooks, mentre il terzo posto fu occupato dal colombiano Fabio Parra, un pioniere del movimento degli escarabajos che negli ultimi anni sta vivendo un periodo florido, imponendosi come uno dei più forti, specialmente in salita.

Proprio di corridori colombiani sembra interessarsi il campione iberico, intervistato da El Espectador: “Egan Bernal può passare alla storia come il primo corridore della sua nazione a trionfare alla Grande Boucle, se la sua squadra lo sostiene e con il percorso giusto”. L’ex pupillo di Gianni Savio è già un potenziale vincitore secondo Delgado, assieme ovviamente al compagno Geraint Thomas, campione in carica. I due, pur in assenza di Chris Froome, potranno tenere alto l’onore del Team Ineos:  “L’assenza di Froome fa sì che le speranze dei rivali possano essere un po’ più alte, ma la squadra britannica ha una selezione di altissimo livello, specialmente nei suoi due capitani”.

L’assenza del Keniano Bianco ovviamente favorisce una corsa diversa: “Senza l’inglese il ventaglio dei favoriti si allarga anche ad altri corridori come Romain Bardet, Nairo Quintana, Mikel Landa, Fabio Aru e Adam Yates […] La prima settimana sarà dura, in cui potrebbero esserci molte cadute, ci sarà grande bagarre per contrastare il Team Ineos”.

Restando in tema di colombiani, parole piuttosto dure arrivano sul capitano della Movistar, sulla stessa scia di quelle pronunciate pochi giorni fa anche da Greg Lemond. “Nairo in passato lo abbiamo visto con un atteggiamento più offensivo, più preparato e oramai sa che gli anni passano – conclude – Anche se uno deve restare con i piedi per terra, sa anche che le occasioni di vincere il Tour e essere il primo colombiano a riuscirci vanno diminuendo”.

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