Tour de France 2019, Egan Bernal: “Thomas mi ha detto di fare la mia corsa. Dobbiamo vincere per il team”

(ho dei dubbi riguardo l’ultima frase del secondo paragrafo)

Egan Bernal continua a recuperare tempo prezioso. Pur non essendo riuscito a seguire Thibaut Pinot nel finale della quindicesima tappa del Tour de France 2019, il portacolori della Ineos ha fornito una buona prestazione e, tra gli uomini di alta classifica, si è dovuto arrendere solo allo straripante francese. Anche ieri è così riuscito a far meglio dell’altro capitano, Geraint Thomas, lasciando alcuni dubbi su chi possa essere la migliore carta della compagine britannica. Con il risultato della tappa di Foix Prat d’Albis, ha intanto ipotecato la Maglia Bianca, avvicinandosi al podio nella generale e ora il suo distacco dal leader Julian Alaphilippe è di 2’02”.

“Nelle ultime due salite abbiamo corso ad un ritmo davvero forte – analizza il leader della classifica riservata ai giovani – Negli ultimi chilometri stavamo andando davvero a tutta. In precedenza, Geraint mi ha detto che potevo seguire eventuali attacchi dicendomi di fare la mia corsa. Ha detto era meglio per noi se abbiamo due carte da giocare. Se avessi seguito Pinot e gli altri, restando alla loro ruota, forse non sarebbero riusciti ad andare avanti (a quel ritmo, ndr). Penso comunque che alla fine sia andata bene”.

Il nativo di Bogotà analizza la sua situazione di gara e precisa riguardo al suo rapporto con il gallese: “Ho perso tempo nella cronometro, ma non è cambiato nulla. Ieri (sabato, ndr) aveva perso tempo e non era ancora cambiato nulla e oggi (ieri, ndr) mi sono avvicinato di nuovo. Comunichiamo bene fra noi, è molto onesto e lo sono anche io. Se ad un certo punto della gara andrò a tutta, di sicuro ne parlerò con lui”.

L’obiettivo in fin dei conti non è a livello personale, ma di squadra: “Dobbiamo vincere per il Team INEOS, non si tratta di Geraint o Egan, si tratta sempre della squadra”. Probabilmente ora il capitano è ancora il britannico, la cui tenuta sulle tre settimane è comprovata dal successo della passata edizione, ma, se il ventiduenne continuerà a fornire migliori prestazioni in salita, non è detto che non ci possa essere un cambio di leadership.

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