Tour de France 2019, Top/Flop del giorno

La nostra rubrica che, tra il serio ed il faceto, traccia il bilancio della giornata appena conclusasi al Tour de France 2019.

TOP

Dylan Teuns: Il belga fa centro alla prima occasione. Nonostante la presenza in fuga di avversari molto temibili come Thomas De Gendt, Tim Wellens e Giulio Ciccone, non si fa prendere dal panico e se li lascia alle spalle uno alla volta. Lascia lavorare l’azzurro nelle fasi decisive facendolo sfogare il più possibile e poi entra in azione negli ultimi 100 metri, quando le pendenze si fanno congeniali alle sue caratteristiche e può mettere a frutto una condotta di gara perfetta.

Giulio Ciccone‏: Abbiamo imparato ad apprezzare la generosità del 24enne scalatore abruzzese nel corso dell’ultimo Giro d’Italia ed oggi l’abbiamo ritrovata tutta. Si danna come un matto per rimanere il più a lungo possibile Maglia Gialla virtuale e non si scompone neanche quando De Gendt prova un pericoloso attacco solitario, andandosi poi a prendere gli otto secondi di abbuono in palio sul Col des Chevrères, che alla fine si riveleranno decisivi. La Maglia Gialla, che potrà presumibilmente indossare almeno un paio di giorni, è il giusto riconoscimento per lo sforzo profuso da un esordiente di coraggio.

Geraint Thomas: Fino a questa mattina c’erano molti dubbi sulla tenuta del campione uscente in un arrivo del genere, ma il gallese ci ha tenuto a dissiparli prontamente. Il capitano del Team INEOS si è prodigato in una notevole progressione nelle ultime centinaia di metri, che gli ha permesso di raggiungere e superare uno stremato Alaphilippe, che aveva provato in precedenza ad anticipare i diretti avversari. I due secondi guadagnati sul transalpino e su Pinot sono ovviamente pochi, ma ha mandato un segnale forte e chiaro a tutti gli avversari. Lui c’è e venderà cara la pelle.

FLOP

Romain Bardet: Il capitano della Ag2r La Mondiale è il primo dei big a staccarsi lungo le ultime rampe sterrate della salita finale. La cosa sorprende soprattutto perché è successo molto presto, portandolo a tagliare il traguardo oltre un minuto dopo Geraint Thomas. A questo punto si fa in salita il Tour del padrone di casa, ormai a quasi tre minuti da Alaphilippe, che non dovrà fare altro che sperare di trovare una condizione migliore già sui Pirenei.

Nairo Quintana: Sono tornate le tattiche insondabili della Movistar. Gli spagnoli si vedono spesso in testa al gruppo a tirare e mandano addirittura all’attacco l’ottimo Mikel Landa a fare da testa di ponte per i compagni. Se Valverde alza bandiera bianca piuttosto presto, dopo aver tirato a lungo, il colombiano corre per l’ennesima volta sulla difensiva, vanificando gli sforzi dei compagni. I soli sette secondi persi da Thomas farebbero vedere il bicchiere mezzo pieno, ma urge un cambio di condotta da parte sua se vuole tornare ad essere un vincente.

Steven Kruijswijk: Il neerlandese partiva come terzo in classifica generale a soli 25 secondi da Alaphilippe, appaiato con il compagno di squadra George Bennett. L’arrivo di oggi gli è invece andato per traverso, relegandolo in 20ª posizione a 35 secondi da Thomas e a 17 dal solido Bennett, ora quarto in classifica generale. È ancora presto per tirare le somme, ma questa tappa comincia a cambiare i rapporti di forza in casa Jumbo-Visma.

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Un commento

  1. Effettivamente non si è capita la tattica della Movistar. In ogni caso la squadra spagnola non può puntare sul solito Quintana che gioca di rimessa. Deve puntare su Landa. Intanto viva Giulio Ciccone italiano coraggioso che ha conquistato la maglia gialla in una tappa difficile.

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