Tokyo 2020, Thibaut Pinot approva la vicinanza con la fine del Tour: “Meglio sei giorni piuttosto che quindici”
Thibaut Pinot conta di essere tra i grandi protagonisti della prova in linea di Tokyo 2020. Lo scalatore francese della Groupama-FDJ si è appena lasciato alle spalle un 2019 segnato dalla tremenda delusione del ritiro al Tour de France dovuto a una lesione muscolare al quadricipite acuitasi nel corso della diciannovesima tappa, conclusasi con il successo di Egan Bernal sull’Iséran. Da quel momento in poi non ha più corso, pianificando il proprio ritorno nel corso del 2020 che sarà incentrato ancora una volta sulla Grande Boucle, con la quale ha evidentemente un conto aperto, Olimpiadi e Mondiali. Ed è proprio riguardo all’appuntamento a cinque cerchi che si è espresso ieri con fiducia, anche se la concorrenza di Romain Bardet e Julian Alaphilippe nell’assalto della medaglia d’oro sarà serrata.
“Sono sicuro di volerci andare – riporta L’Equipe – Tutti i favoriti ai Giochi lasceranno il Tour. Ho già avuto sensazioni come mai prima pochi giorni dopo il Tour, quando ho partecipato alla Clasica San Sebastian. Per noi corridori è meglio che siano trascorsi sei giorni dal Tour piuttosto che quindici, in effetti”.
L’aspetto più difficile sarà quello mentale, con la prova in linea che arriverà pochi giorni dopo la fine del Tour: “Il trucco sarà non staccare la spina, pensare che sarà necessario spingere altri sei giorni. Una volta che sarà ben entrato testa, andrà bene”.
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