Il Lombardia 2025, Tadej Pogacar domina ancora una volta e firma l’attesa cinquina da record!

Tadej Pogačar fa il vuoto anche a Il Lombardia 2025. Partito a 36 chilometri dalla conclusione, il campione del mondo stacca tutti di ruota dopo lo splendido lavoro dei compagni, rientrando su Quinn Simmons, ultimo reduce della fuga del mattino, e proseguire rapidamente da solo fino al traguardo. Ancora una volta distacchi impressionanti su tutti i rivali, partendo nuovamente da Remco Evenepoel, giunto al traguardo con un ritardo di 1’48”, facendo comunque a sua volta il vuoto rispetto al resto della concorrenza visto che a completare il podio, con un ritardo di 3’13”, è Michael Storer (Tudor Pro Cycling),  ultimo ad arrendersi alle progressioni del belga. A 3’39” chiude invece il campione statunitense, che si prende una bella quarta posizione, mentre a completare la Top5 è Isaac Del Toro (UAE Team Emirates XRG), che termina la sua prova a 4’16” dal suo capitano, regolando in una volata ristretta Tom Pidcock, Paul Seixas ed Egan Bernal.

Il video dell’arrivo

Il racconto della gara

Dopo aver omaggiato i corridori che oggi chiudono la carriera, vale a dire Rafal Majka, Salvatore Puccio, Pieter Serry, Simone Petilli e Louis Meintjes, la corsa prende il via e, dopo il tratto di trasferimento, parte subito a tutta velocità. Il primo ad attaccare al chilometro 0 è Quinn Simmons (Lidl-Trek), al quale si accodano rapidamente Gal Glivar (Alpecin-Deceuninck), Thibault Guernalec (Arkéa-B&B Hotels), Pello Bilbao (Bahrain Victorious), Lucas Hamilton (Ineos Grenadiers), Walter Calzoni (Q36.5 Pro Cycling Team), Asbjørn Hellemose e Michael Matthews (Team Jayco AlUla), Diego Pablo Sevilla (Team Polti VisitMalta) e Bart Lemmen (Visma | Lease a Bike).

Questi attaccanti, tra i quali Sevilla perde presto contatto, guadagnano una dozzina di secondi di margine, ma alle loro spalle proseguono gli attacchi e altri corridori fuoriescono dal plotone, andando rapidamente a colmare il gap con i battistrada. A rientrare sulla testa della corsa sono Mattia Bais (Team Polti VisitMalta), Louis Vervaeke (Soudal Quick-Step), Bjoern Koerdt (Team Picnic PostNL), Filippo Ganna e Victor Langellotti (Ineos Grenadiers), mentre si muovono in ritardo Andreas Leknessund (Uno-X Mobility), Alessandro De Marchi (Team Jayco AlUla) e Lionel Taminiaux (Lotto), che allungano quando ormai i primi hanno più di mezzo minuto di vantaggio.

Questo terzetto non riesce a riavvicinarsi e dopo una dozzina di chilometri di inseguimento si rialza, venendo riassorbito da un gruppo nel quale ad alternarsi in testa sono Domen Novak (UAE Team Emirates XRG) e Matteo Sobrero (Red Bull-Bora-hansgrohe) per tenere sotto controllo la fuga. Il vantaggio degli attaccanti arriva a toccare i 2’10” all’inizio della salita del Ghisallo e resta tale anche in cima, crescendo leggermente nel corso della successiva discesa, lungo la quale si verifica una scivolata senza particolari conseguenze per Tom Pidcock (Q36.5 Pro Cycling Team). Il plotone si spezza anche in due tronconi e, oltre al britannico, restano attardati Thymen Arensman (Ineos Grenadiers), Romain Grégoire (Groupama-FDJ) e Mattias Skjelmose (Lidl-Trek), ma il ricompattamento avviene rapidamente nel tratto di pianura seguente.

Sempre con Novak e Sobrero a fare l’andatura, il gruppo inizia il GPM di Roncola Alta con un ritardo di tre minuti dai battistrada, tra i quali Hellemose e Guernalec perdono contatto nel corso dell’ascesa. Qui il plotone cambia ritmo grazie a Pavel Sivakov (UAE Team Emirates XRG) e, in cima alla salita e dopo il tratto di falsopiano successivo, inizia la discesa con solo 1’45” di ritardo dai 12 rimasti al comando, spezzandosi nuovamente in due tronconi prima di ricompattarsi con l’inizio dell’ascesa di Brebenno. La testa della corsa perde altri due elementi lungo questa salita quando si staccano Glivar e Hamilton, ma non perde ulteriore terreno nei confronti del gruppo, tornando anzi a guadagnare nella discesa seguente e nel tratto di fondovalle che anticipa il Passo della Crocetta.

Qui i battistrada giungono con tre minuti di vantaggio sul plotone, con la UAE Team Emirates che resta costantemente in testa grazie al ritmo imposto sempre dal suo corridore franco-russo. In testa invece la situazione cambia con l’accelerazione di Simmons, che prima sfilaccia il gruppetto di testa, fino a restare da solo a 80 chilometri dalla conclusione. Alle sue spalle Ganna prova a gestire l’inseguimento, seguito da Bilbao, Vervaeke e Matthews, ma questi quattro uomini non ne hanno per contrastare l’azione del campione statunitense, che fa progressivamente il vuoto. Mentre gli altri vedono il gruppo avvicinarsi, il corridore di Durango riesce a tenere a lungo un margine sopra i tre minuti, con i quali si approccia all’atteso Passo di Ganda, che inizia a 40 chilometri dalla conclusione.

Qui la UAE Team Emirates imprime subito un ritmo diverso grazie a Rafal Majka, che interrompe un breve intervallo in cui Mattia Cattaneo (Soudal Quick-Step) si era portato al comando in approccio all’ascesa. Il quartetto di Ganna, Bilbao, Matthews e Vervaeke viene così ripreso, con gli ultimi due ad arrendersi leggermente più tardi, ma anche il vantaggio di Simmons inizia a crollare rispetto a un gruppo che si assottiglia molto rapidamente, tanto che quando è Jay Vine a prendere in mano la situazione con lui restano solo Tadej Pogacar, Isaac Del Toro, Remco Evenepoel, Michael Storer e Paul Seixas.

A 36 chilometri dalla conclusione arriva tuttavia l’atteso scatto del campione del mondo, un fulmine iridato che i rivali non possono che guardare allontanarsi davanti a loro, mentre Del Toro si parcheggia alla loro ruota. Tutto l’inseguimento pesa così su Remco Evenepoel, stavolta costretto da subito a cedere il passo, provando a tenere un suo ritmo che tuttavia è ben lontano da quello dello sloveno, il quale intanto in pochissimo tempo rientra su Simmons. Il corridore del Colorado prova a tenere duro, ma dura poche centinaia di metri, con Pogacar che resta così da solo a 34 chilometri dalla conclusione, con un vantaggio in quel momento già di 45 secondi sul quartetto condotto dal belga, mentre dietro di loro gli altri sono alla deriva, con un distacco ormai già di quasi due minuti.

Mentre il fenomeno sloveno si invola per la sua nuova cavalcata trionfale, controllando la situazione prima di far esplodere tutta la sua potenza nuovamente nel finale, in mezzo a due ali di folla, dietro di lui è ancora una volta Remco Evenepoel a emergere. Il ritmo del 25enne fiammingo vede infatti prima cedere il gioiellino Seixas e poi Del Toro, mentre Storer resiste ai suoi scatti nel finale della salita. L’australiano si stacca nel momento in cui viene raggiunto Simmons, ma l’americano ha provato a gestirsi e trova la forza di reagire, andando così a chiudere sul belga negli ultimi metri di salita, portandosi appresso il portacolori della Tudor.

Nel falsopiano che precede la discesa lo statunitense non ne ha più e si stacca, mentre Storer resiste ancora qualche chilometro, prima di perdere le ruote di Evenepoel in discesa e da quel momento, pedalata dopo pedalata, anche Evenepoel resta da solo confermandosi nettamente l’uomo più forte dietro il fenomeno sloveno. Al traguardo infatti Pogacar firma la sua straordinaria cinquina con un margine di 1’48” sul belga, che dal canto suo stacca di quasi 1’30” l’australiano, capace di vincere la battaglia a distanza ravvicinata con Simmons, che chiude a 3’39” da Pogacar, ma a soli 15 secondi dallo scalatore del team elvetico.

 

Risultato Il Lombardia 2025

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