Giro del Delfinato 2025, stoccata vincente del fuggitivo Iván Romeo – Lo spagnolo si prende anche la Maglia Gialla

Iván Romeo conquista la terza tappa del Giro del Delfinato 2025. Andato all’attacco da lontano assieme ad altri dodici corridori, lo spagnolo della Movistar ha colto il momento giusto per staccare i nove compagni di avventura superstiti a poco più di cinque chilometri dalla conclusione, giungendo in solitaria al traguardo di Charantonnay. Il 21enne ha anticipato di 14″ Harold Tejada (XDS Astana), Louis Barré (Intermarché-Wanty) e Florian Lipowitz (Red Bull-Bora-hansgrohe) e di 27″ gli altri fuggitivi, regolati da Mathieu Van Der Poel (Alpecin-Deceuninck), mentre il gruppo è giunto all’arrivo dopo 1’08”. Romeo va così a indossare anche la Maglia Gialla di leader con 17″ di margine su Barré e 18″ su Tejada.
Il video dell’arrivo
Il racconto della corsa
Le prime fasi di corsa sono frenetiche, con una serie infinita di scatti che sulle prime due salite mandano in frantumi il gruppo. Tra i numerosi corridori che perdono contatto anche la Maglia Gialla Jonathan Milan (Lidl-Trek), in difficoltà sin dalla prima salita, iniziata dopo neanche cinque chilometri di gara. Tra i più intraprendenti davanti ci sono invece Mathieu Van Der Poel (Alpecin-Deceuninck), Maxim Van Gils (Red Bull-Bora-hansgrohe) e Romain Bardet (Team Picnic PostNL), che tuttavia non riescono a portare via alcun tentativo per i primi 30 chilometri. In vista del traguardo volante la situazione si mischia ulteriormente, con Tadej Pogacar (UAE Team Emirates XRG) e Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step) che si fanno trovare pronti per la volata, passando alle spalle di Louis Barré (Intermarché-Wanty), anche lui fra i più dinamici.
La fuga di giornata si forma così a cavallo della prima ora di gara, durante la quale vengono percorsi 41,4 chilometri. A comporla, dopo una ennesima serie di scatti, sono Florian Lipowitz (Red Bull-Bora-hansgrohe), Axel Laurance e Michael Leonard (Ineos Grenadiers), Julien Bernard (Lidl-Trek), Harold Tejada (XDS Astana Team), Iván Romeo (Movistar Team), Mathieu Van Der Poel (Alpecin-Deceuninck), Andreas Leknessund (Uno-X Mobility), Brieuc Rolland (Groupama-FDJ), Krists Neilands (Israel-Premier Tech), Edward Dunbar (Team Jayco AlUla), Louis Barré (Intermarché-Wanty) e Anthony Turgis (TotalEnergies), che ricevono il benestare del gruppo, pronto a concedere più di un minuto.
Ancora più indietro in quel momento invece la maglia gialla di Milan, che accusa un ritardo di 3’30”, ma che con la fine delle salite e il placarsi davanti, può iniziare la sua rimonta. Il corridore friulano rientra così sul gruppo principale nel corso della discesa che porta al terzo GPM di giornata, con i fuggitivi che iniziano la scalata con un margine di 2’35”. Su impulso di UAE Team Emirates XRG e Soudal Quick-Step, il plotone accelera e recupera 45″ nel corso della salita, lungo la quale Milan perde nuovamente contatto, che in seguito riesce a riportarsi sotto prima di staccarsi ancora e rientrare per la terza volta nel tratto successivo, caratterizzato da brevi saliscendi.
In questa fase il gap tra la testa della corsa e il gruppo si attesta tra 1’40” e 2′, scendendo a 1’35” dopo il Col du Tracol, quarta asperità di giornata, dove anche la Visma | Lease a Bike mette un suo uomo a tirare il plotone e Milan perde contatto per la quarta volta. Aiutato da tre compagni di squadra, il friulano riesce ancora ancora una volta a riaccodarsi nella lunga e irregolare discesa successiva, dove i 13 al comando tornano a guadagnare qualcosa, portando il vantaggio a 1’45”. Con l’inizio del lungo tratto di fondovalle finale, però, gli inseguitori accelerano decisamente e si riavvicinano molto in vista dell’ultimo GPM di tappa, la breve e impegnativa Côte du Château Jaune.
I battistrada la approcciano con un vantaggio sceso a 50″ e subito alcuni di loro provano ad accelerare, con Lipowitz, Bernard, Tejada e Leknessund che riescono a prendere una dozzina di secondi di margine sugli altri compagni d’avventura a eccezione di Leonard, Turgis e Neilands, che si staccano e vengono presto riassorbiti dal gruppo. Quest’ultimo, tirato dalla UAE, sceglie però di salire in maniera abbastanza regolare (anche se tanti corridori perdono contatto, compreso Milan) e davanti tornano quindi a guadagnare terreno, ricompattandosi grazie soprattutto a Van Der Poel a poco più di dieci chilometri dal traguardo.
Con un margine salito a 1’20” e nessuno di quelli alle loro spalle interessato particolarmente ad andare a chiudere il gap, sono quindi Van Der Poel, Lipowitz, Tejada, Bernard, Laurance, Rolland, Dunbar, Leknessund, Barré e Romeo a giocarsi il successo di giornata. I dieci iniziano a farsi la guerra l’un l’altro, scattando a più riprese, con soprattutto Lipowitz e Romeo tra i più attivi. Proprio lo spagnolo trova il momento giusto a poco più di 5000 metri dall’arrivo, riuscendo a guadagnare rapidamente una decina di secondi di vantaggio sugli altri, che si guardano e rallentano.
Lo spauracchio di tutti è ovviamente Van Der Poel, che si fa carico di gran parte dell’inseguimento, ma il margine di Romeo sale a 15″ a 2500 metri dalla conclusione. Altri scatti alle sue spalle non fanno che agevolare la sua azione, che viene infine coronata dal successo, il secondo in carriera e il primo a livello WorldTour, e che gli vale anche la Maglia Gialla di leader della corsa. Dietro di lui, Tejada, Barré e Lipowitz riescono ad allungare e concludono staccati di 14″ anticipando di 13″ gli altri fuggitivi, regolati da Van Der Poel, mentre in gruppo non accade nulla di rilevante e i big giungono al traguardo tutti assieme a 1’08” dallo spagnolo.
Risultato e Classifiche Tappa 3 Giro del Delfinato 2025
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