Presentazione Squadre 2023: Eolo – Kometa
La Eolo-Kometa è attesa a una stagione molto significativa. La formazione Professional di matrice italiana e con forti radici condivise con la Spagna guarda al 2023 con l’intenzione di consolidarsi ulteriormente, sfruttando nel migliore dei modi gli inviti che avrà a disposizione per alcune delle corse più importanti del calendario World Tour. Ivan Basso e Alberto Contador, figure di riferimento nei quadri dirigenziali e tecnici, sperano in un’annata più ricca di soddisfazioni agonistiche rispetto a quella appena trascorsa: per farlo hanno scelto di costruire una formazione decisamente giovane, con 5 corridori neoprofessionisti e complessivamente 12 Under 25.
Gli uomini più attesi
Uno dei corridori da cui ci aspetta tanto è Lorenzo Fortunato. Il bolognese è reduce da un 2022 in cui non ha raccolto vittorie ma che lo ha visto comunque capace di mettersi in evidenza su percorsi duri e nelle classifiche generali delle corse a tappe di media e lunga durata. Nel suo programma stagionale, segnato con un doppio circoletto rosso, c’è il Giro d’Italia, corsa che lo ha visto protagonista nelle ultime due edizioni e nella quale lo scalatore italiano avrà possibilità di andare a caccia di singoli traguardi e magari del miglior risultato in carriera per quel che riguarda la classifica finale (è stato 15esimo nel 2022).
Uomo da strada che sale è anche Alessandro Fancellu, che per età (23 anni da compiere, ad apriel) potrebbe essere tranquillamente incluso nelle “Giovani Promesse”, ma che ormai ha una discreta esperienza da professionista alle spalle. Il lombardo si è lasciato alle spalle un periodo molto complicato con una serie di buone prestazioni nel 2022 nell’arco di un calendario gare finalmente pieno. Nelle sue gambe i valori non mancano e l’annata ormai iniziata potrebbe davvero essere quella della definitiva consacrazione ad alto livello. Pure l’ungherese Erik Fetter è un’atleta ancora molto giovane, ma già avvezzo al panorama dei internazionale dei “grandi”. Oltre a rappresentare un corridore di riferimento nel suo Paese, il magiaro pare avere le carte in regola per ambire a buoni risultati, sia come attaccante che come specialista delle cronometro. Le reali potenzialità sono ancora da scoprire, ma le possibilità di far bene di certo non gli mancheranno.
Vincenzo Albanese è un tipo di corridore decisamente diverso rispetto ai compagni di squadra appena citati. Per lui il 2022 è stato di gran lunga il miglior anno dal punto di vista del rendimento, partendo a marzo dalla Milano-Sanremo e finendo a ottobre con la CRO Race: nel mezzo tanti piazzamenti e anche una vittoria, sulle strade francesi. La squadra si affida a lui, quindi, per poter contare su una presenza costante negli ordini d’arrivo e per riuscire anche ad allargare la bacheca di successi: il campano – che è però incappato in una caduta proprio alla vigilia dell’avvio della stagione – è velocista resistente e costante che può brillare sia in volate di gruppo che su percorsi più accidentati e selettivi. Ruota veloce è anche Giovanni Lonardi, che nella scorsa stagione aveva iniziato alla grande e che poi non è riuscito a rimanere su livelli elevati. Il veronese è corridore che ha già dimostrato di saper farsi largo in volata, anche al cospetto di avversari molto titolati: le occasioni per lui non mancheranno e chissà che il contatore delle vittorie, al momento fermo a 3, non possa riprendere a muoversi.
Un occhio particolare andrà dato alle prestazioni di Davide Bais, che è reduce dalla migliore stagione della sua carriera. Il trentino non ha paura di andare all’attacco da lontano ed è anche capace di tenere le ruote dei migliori in finali complicati, come dimostrato al Giro del Veneto 2022 e alla Coppa Bernocchi 2022, chiuse entrambe con un più che discreto ottavo posto. La sua parabola sembra ascendente e nel 2023 avrà sicuramente le opportunità per continuare la sua crescita agonistica. In squadra è inoltre arrivato il fratello, Mattia Bais, altro corridore che ama lanciarsi in tentativi da lontano e che potrà essere una risorsa importante da spendere soprattutto nell’arco dei 21 giorni di corsa del Giro d’Italia.
In organico c’è poi una batteria di attaccanti che avranno sicuramente modo di mettersi in evidenza in tutti gli scenari che la squadra avrà a disposizione. È il caso di Mirco Maestri, Simone Bevilacqua e Samuele Rivi, oltre che dello spagnolo Diego Pablo Sevilla, tutti corridori che potranno sobbarcarsi tante giornate in avanscoperta, a caccia di soddisfazioni personali e anche di momenti importanti per la loro formazione. Menzione particolare, inoltre, per Francesco Gavazzi, che ad agosto compirà 39 anni e che a fine 2023 porrà fine a una lunghissima carriera, iniziata nel 2005: il valtellinese vorrà magari regalarsi qualche grande risultato prima di appendere la bicicletta al chiodo.
Quella che si sta aprendo sarà inoltre una stagione importante per Andrea Garosio, che è tornato nel gruppo dei corridori professionisti dopo un 2022 affrontato con la maglia della Biesse-Carrera. Lo status non gli ha però impedito di ritagliarsi vetrine significative, anche in corse di alto livello, come la Per Sempre Alfredo e la Settimana Coppi e Bartali: il nuovo contratto Professional potrà essere sicuramente essere uno stimolo in più per andare a caccia di soddisfazioni più importanti e, magari, della prima vittoria. Proverà invece a cercare la sua dimensione Alex Martin e David Martin, reduci da un 2022 trascorso già a livello pro’ senza particolari squilli.
Le Giovani Promesse
Trattasi di squadra giovanissima, con ben 6 corridori che possono essere considerati neoprofessionisti, tutti di classe compresa fra il ’99 e il 2002. I nomi interessanti non mancano, primo fra tutti quello di Davide Piganzoli: il valtellinese è stato promosso dalla formazione di sviluppo dopo una stagione che lo ha visto praticamente in tutte le corse giovanili affrontate, compreso il Tour de l’Avenir. Per lui, 20 anni, c’è stato anche il successo nel Campionato italiano U23 a cronometro, dato che ne testimonia la predisposizione a una polivalenza che potrà essere importante in chiave corse a tappe. Altro azzurro di belle speranze è Simone Raccani, che a fine 2022 è stato anche stagista con la QuickStep: nell’arco dell’annata appena trascorsa ha saputo mettersi in luce in contesti diversi, sia a livello giovanile che senior, e ora ha un intero anno per accumulare chilometri e ritmo gara nelle gambe, in modo da poter continuare la sua crescita.
Più esperto, almeno in chiave carta d’identità, è Andrea Pietrobon, anche lui promossa dalla squadra di sviluppo. Le sue caratteristiche principali sono ancora in fase di definizione, ma in squadra puntano molto su di lui, anche per via di uno spunto veloce sicuramente da affinare ma già non trascurabile.
C’è poi una nidiata di giovani spagnoli che può far bene, sull’onda di un ciclismo nazionale che sta lanciando un grande talento dopo l’altro. Un occhio particolare bisognerà darlo a Fernando Tercero, 21 anni, che nelle corse giovanili affrontate con la maglia della squadra di sviluppo, ha dimostrato qualità di buon scalatore e che ha saputo chiudere nella Top 10 il Giro U23 2022. Ragazzo di casa è anche Javier Serrano, che si presenta fra i “grandi” con qualità ancora tutte da scoprire.
Organico Eolo – Kometa 2023
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