Mondiali CX Ostende 2021, grande attesa per il duello tra Van Aert e Van der Poel: ci sarà anche un terzo incomodo?

I Mondiali di Ciclocross di Ostende 2021 rappresentano il momento più atteso della stagione di ciclocross. Ma soprattutto tutti si aspettano, lungo il percorso belga, l’ennesimo capitolo del duello tra Wout Van Aert e Mathieu van der Poel. I due grandi rivali sono nettamente i favoriti per la vittoria iridata, che si attende, e si spera, possa essere decisa da un emozionante confronto diretto tra i due dominatori della disciplina negli ultimi anni. Gli altri, a meno di clamorose soprese, lotteranno per il terzo gradino del podio, appare onestamente difficile che qualcun altro possa inserirsi nella lotta per la conquista della maglia iridata.

Il corridore della Alpecin-Fenix arriva all’appuntamento da campione in carica e forse anche con i maggiori favori del pronostico (seppur di poco). Il neerlandese ha provato il percorso soltanto ieri, ma non ha mai nascosto di aver fatto puntato tutto su questa gara per questa stagione di ciclocross. Le sue dichiarazioni dello scorso weekend sono sembrate fiduciose e, inoltre, il percorso si addice di più alle sue caratteristiche che a quelle di Wout van Aert, che infatti si è tolto di dosso l’etichetta del favorito.

Il corridore della Jumbo-Visma, però, ha praticamente le stesse possibilità del rivale di alzare le braccia al cielo. I due si sono affrontati più volte in questa stagione di ciclocross e il vincitore dell’ultima Sanremo è riuscito a portarsi a casa la Coppa del Mondo, arrivando proprio davanti a Van der Poel. Tuttavia, la sconfitta dell’ultimo Giro delle Fiandre ancora brucia e costringere il corridore della Alpecin a svestirsi della maglia di campione del mondo potrebbe essere il modo ideale per rendere pan per focaccia.

Come detto, ipotizzare che qualcuno possa inserirsi nella lotta tra Van Aert e Van der Poel appare davvero difficile, ma in Belgio ci sarà comunque un esercito di outsiders non intenzionati a rassegnarsi sin da subito. A guidare quest’esercito c’è senza dubbio Tom Pidcock, talentino della Ineos Grenadiers. Il britannico è stato l’ultimo corridore, tolti Van der Poel e Van Aert, ad aver vinto una gara di ciclocross, lo scorso 13 dicembre al Superprestige di Gavere. In quella gara era presente Mathieu van der Poel, secondo al traguardo e staccato dal vincitore dal classe ’99 al penultimo giro. Se si deve pensare a qualcuno che ha dimostrato di avere la stoffa per poter battere i due fenomeni, il nome del vincitore dell’ultimo Giro U23 è il primo che viene in mente.

Gli altri outsider comunque vengono quasi tutti dalle nazioni dei due favoriti. I Paesi Bassi possono giocarsi delle seconde carta molto interessante come Corné Van Kessel e Lars Van der Haar, ma è soprattutto la corazzata belga quella che fa più impressione. Il campione europeo Eli Iserbyt in condizioni normali sarebbe ritenuto quasi al livello dei due favoriti, o quantomeno sullo stesso piano di Pidcock, ma la condizione fisica precaria delle’ultimo mese, dovuta a un infortunio al Superprestige di Zolder, fa scendere di molto le sue quotazioni.

Salgono invece le quotazioni di Michael Vanthourenhout, che ha spesso provato a lottare alla pari con Van der Poel e Van Aert, con risultati alterni, ma la grinta non gli manca. Inoltre, il classe ’93 è stato molto bravo ad approfittare della lunga stagione su strada, andandosi a prendere anche qualche successo prima che Van der Poel e Van Aert irrompessero sulla scena, concludendo al terzo posto nella classifica finale della Coppa del Mondo.

In momenti diversi anche Toon Aerts e Laurens Sweeck hanno ottenuto dei successi in stagione. Il primo è apparso in fase calante nelle ultime uscite, ma ha tutta l’intenzione di provare a difendere il bronzo conquistato un anno fa dietro a Van der Poel e Pidcock, mentre il secondo ha vissuto un ottimo mese di gennaio, quasi sempre in progressione, che sarebbe bello incoronare con un podio iridato.

Podio iridato che è anche il sogno di Zdenek Stybar. Il corridore della Deceuninck-QuickStep aveva deciso di rinunciare per intero alla stagione del ciclocross, ma poi le sfide tra Van Aert e van der Poel gli hanno acceso il fuoco dentro e l’hanno spinto a partecipare, come lui stesso ha dichiarato. Il corridore ceco ha riconosciuto che i primi due gradini del podio sembrano già occupati e quindi sarà difficile per lui replicare il successo del 2014 a Hoogerheid, ma allo stesso tempo ha anche dichiarato di essere pronto a lottare per il terzo gradino del podio.

Difficile anche che uno solo dei tre corridori sul podio non sia tra i nomi già citati, ma in Spagna sembrano puntare molto sul campione nazionale Felipe Orts così come noi, da italiani, crediamo nelle speranze degli azzurri. Dopo averne discusso a lungo, Fabio Aru ha deciso di non esserci e di lasciare spazio agli specialisti. Le punte principali della nostra nazionale saranno sicuramente il campione italiano Gioele Bertolini e il vincitore dell’ultimo Giro d’Italia Ciclocross Jakob Dorigoni, entrambi presenti una settimana fa a Overijse e giunti a 6’51” da Van Aert.

Con loro ci sarà anche il terzo classificato agli ultimi campionati italiani Cristian Cominelli in una selezione completata da Nicolas Samparisi e Antonio Folcarelli. Difficile pensare di poter ambire a risultati di spessore da parte dei nostri rappresentanti, che vorranno comunque onorare al meglio l’impegno con il miglior risultato possibile, confermando la crescita di un movimento che comunque deve ancora crescere molto.

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