Mondiali CX Ostende 2021, Mathieu Van Der Poel: “Sono stato fortunato, ma mi sentivo crescere giro dopo giro”

Mathieu Van Der Poel campione del mondo per la quarta volta. Il fenomeno neerlandese ha conquistato nettamente la prova élite dei Mondiali di Ostende 2021 davanti al rivale di sempre Wout Van Aert. Una vittoria condizionata sicuramente anche dalla foratura del belga, che nelle prime fasi di corsa era riuscito ad allungare rispetto al portacolori della Alpecin – Fenix. Impossibile sapere cosa sarebbe successo senza quell’episodio, che sicuramente ha influenzato non poco lo sviluppo della corsa, ma non necessariamente l’esito vista la progressione e la crescita di MVDP con il passare dei giri.

“Sono stato sicuramente fortunato di poter rientrare quando Wout ha forato – ammette onestamente – Non so se altrimenti sarei stato in grado di rientrare, è difficile da dire. Ma in quel momento la corsa non ancora persa e avevo la sensazione che stavo sempre meglio, giro dopo giro. Durante la corsa mi sono sentito che andavo migliorando e nella seconda parte di corsa ho capito che avevo tutto sotto controllo”.

La fortuna ha dunque avuto un ruolo importante, ma non determinante. “Sono stato fortunato di poter rientrare con un minore dispendio di energie, ma non sentivo che la corsa fosse perduta in quel momento – aggiunge – Sicuramente è un peccato che sia successo, ma se si guarda alla seconda parte di corsa, penso che i valori in campo siano chiari. Anche senza quella foratura sarei potuto rientrare. Non mi sono mai fatto prendere dal panico e anche se le cose inizialmente non stavano andando bene, ho sempre avuto la sensazione che avrei potuto fare qualcosa per raddrizzare la situazione.

Ovviamente, avremmo potuto godere di più dello spettacolo dell’atteso confronto diretto che in questo modo ci è in qualche modo stato negato. Ma quest’episodio nulla toglie ai meriti di colui che ora ha una maglia iridata in più del rivale, ponendosi sempre più tra i più forti in assoluto della specialità. “Per me è qualcosa di molto importante – ammette, ancora un po’ stordito – Ma devo ammettere che è una strana sensazione. Fino a ieri ero a casa e il fatto che non ci sia pubblico, né amici o famiglia rende tutto meno stressante. Sembra quasi come fosse una normale corsa”.

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