Favoriti Liegi-Bastogne-Liegi 2019: Alaphilippe l’uomo da battere, Fuglsang primo sfidante e Matthews da staccare. L’Italia guarda a Bettiol e Nibali

Non mancano i favoriti per la Liegi – Bastogne – Liegi 2019. Come da tradizione la Doyenne chiude la stagione delle classiche offrendo tuttavia quest’anno un percorso rinnovato, che apre le porte a più possibilità. I cosiddetti vallonari saranno infatti affiancati nella sfida sia da uomini da grandi giri che da specialisti delle classiche meno impegnative, che proveranno a resistere al nuovo tracciato per valere le loro abilità al passo e in un eventuale sprint a ranghi ristretti. Corsa di chiusura anche del Trittico delle Ardenne, la più antica corsa in linea fa gola a molti e domenica 28 aprile si prospetta una intensa bagarre fra i numerosi big in gara.

Favoriti Liegi – Bastogne – Liegi 2019

Il grande favorito è chiaramente ancora una volta Julian Alaphilippe, che in questa primavera si è issato altissimo nelle gerarchie del gruppo con prestazioni di altissimo livello. Dimenticato in fretta il passo falso della Amstel Gold Race con il bel successo alla Freccia Vallone, il francese insegue la sua seconda classica monumento della stagione e della carriera. Il nuovo percorso tutto sommato resta ancora molto adatto a lui visto il suo notevole spunto veloce, che gli permette anche di poter seguire gli attacchi, senza dover necessariamente provare a staccare i rivali. Con la sua Deceuninck – QuickStep che ancora una volta appare solida, nella quale potrebbe trovare spazio per sorprendere ancora un ringiovanito Philippe Gilbert, gli occhi di tutti saranno su di lui.

Il primo rivale è nuovamente il danese Jakob Fuglsang, con il quale ha battagliato in molte delle corse più importanti quest’anno. Sinora lo ha sempre battuto, ma il corridore della Astana non si è mai arreso, costringendolo anche alla sconfitta di domenica scorsa. Forse questa è la corsa più adatta a lui, molto più scalatore del suo rivale stagionale, anche se il capitano della formazione kazaka avrà la necessità di staccare il rivale per provare a vincere, cercando eventualmente di creare una superiorità numerica. Attenzione dunque  anche ad alcuni suoi compagni, in particolare Ion Izagirre e Alexey Lutsenko, che a loro volta sono apparsi in grandi condizioni in questi primi mesi dell’anno.

La concorrenza ovviamente non finisce qui, con numerosi corridori che vorranno dire la loro per un successo prestigioso. Tra i più agguerriti indubbiamente Vincenzo Nibali, che ha nella Doyenne uno dei pochi buchi del suo palmarès. La corsa non gli ha mai realmente sorriso, ma è tra quelle che maggiormente desidera e quest’anno si è preparato con grande meticolosità per poterci arrivare al meglio. Le recenti prestazioni al Tour of the Alps hanno dimostrato una forma crescente, con anche l’impressione che a volte non volesse neanche esagerare per non bruciarsi. Domani potrà essere il suo grande giorno?

Tra i corridori esperti ovviamente impossibile non citare l’ex padrone di casa, quell’Alejandro Valverde che questa corsa l’ha già conquistata quattro volte in carriera, sia nelle fasi iniziali che in quelle più recenti della sua straordinaria parabola. A 39 anni compiuti appena questa giovedì, sinora non è ancora riuscito a far risplendere del tutto la sua maglia iridata, ma anche lui si sta preparando per il Giro quindi la sua forma è necessariamente in crescita. Meglio non darlo per finito, considerando un percorso in cui staccarlo non sarà per niente facile e un finale che gli dà modo di correre maggiormente sulla difensiva.

Uno che sicuramente correrà passivamente sarà Michael Matthews (Team Sunweb), probabilmente l’uomo che tutti vorranno staccare. L’australiano è capace di disputare il successo ai migliori velocisti, ma anche di reggere benissimo agli strappi come quelli che caratterizzano la corsa belga. In questa stagione gli è mancato il grande acuto, ma ha dimostrato di non essere lontano dalla forma giusta per ottenere un risultato di prestigio, che potrebbe arrivare proprio domani, con un percorso che sembra perfetto per corridori come lui (potendo inoltre contare su una alternativa e potenzialmente gregario di lusso come Tom Dumoulin).

Corridore veloce è anche Greg Van Avermaet (CCC Team) che vuole provare a riscattare la sua primavera non proprio entusiasmante chiudendo con il botto in una corsa alla quale forse ormai non pensava più di poter ambire senza questo provvidenziale cambio di percorso. Non è fra gli uomini più attesi, ma occhio a darlo per battuto perché il tracciato gli conviene forse più che a chiunque altro, potendo inoltre tenersi più remissivo lasciando che sia un sinora pimpante Alessandro De Marchi a provare ad anticipare. Altri corridori con un buon spunto veloce sono Enrico Battaglin (Katusha-Alpecin), Julien Simon (Cofidis), Fabio Felline (Trek-Segafredo), Enrico Gasparotto e Michael Valgren (Dimension Data), con gli ultimi due che possono a loro volta cercare domani di riscattare le delusioni delle ultime settimane.

Saranno tuttavia in molti a voler corsa dura, oltre ad alcuni già citati. Sul podio lo scorso anno, Romain Bardet (Ag2r La Mondiale) e Mike Woods (EF Education First) hanno infatti bisogno di una forte scrematura, se non di arrivare da soli, per poter cercare di migliorare quanto fatto dodici mesi fa. Entrambi in squadra hanno inoltre alcune alternative tattiche interessanti, con il canadese che può contare su Alberto Bettiol e Simon Clarke, già protagonisti in queste settimane, mentre il francese avrà in Alexis Vuillermoz più di un gregario. Più opzioni anche in casa Bora-hansgrohe, che con Maximilian Schachmann ha uno degli uomini più attesi, ma il tedesco ha in squadra anche altri due corridori complementari come Davide Formolo, per una corsa d’attacco, e Jay McCarthy, da tenere al caldo per un eventuale arrivo a ranghi ristretti se la corsa dovesse rivelarsi tatticamente più chiusa.

Discorso simile per il Team Sky, alla sua ultima Monumento con questo nome. In squadra l’uomo di riferimento è Michal Kwiatkowski, tra gli scalatori più veloci, con un ex vincitore come Wout Poels e un Tao Goeghegan Hart in rampa di lancio come alternative da non sottovalutare. Ricca di soluzioni anche la UAE Team Emirates, che si presenta con un interessante tridente. Daniel Martin sulla carta è il più atteso, ma non sta bene e sembra essersi già tirato fuori (chissà con quanto tatticismo), ma in squadra restano pedine di alto livello come Rui Costa, Sergio Henao e Diego Ulissi, oltre al giovane Tadej Pogacar. Un poker d’assi che se ben impiegato può fare davvero male.

Tra i corridori d’attacco anche Adam Yates (Mitchelton-Scott), che in salita ha poco da invidiare a chiunque in quanto ad esplosività, ma che in caso di arrivo allo sprint potrebbe trovare corridori più veloci di lui. Devono provare una corsa offensiva anche i vari Tim Wellens (Lotto Soudal), Ilnur Zakarin (Katusha-Alpecin), David Gaudu (Groupama-FDJ) e un altro big da grandi giri come Tom Dumoulin (Team Sunweb), che in queste classiche ha dimostrato di poter essere corridore molto pericoloso.

A cercare di sorprendere ci saranno anche corridori come Valentin Madouas (Groupama-FDJ), Robert Gesink (Jumbo-Visma), Toms Skujins, Giulio Ciccone (Trek-Segafredo) e Lilian Calmejane (Total Direct Energie), che tra i corridori delle formazioni professional sembra il corridore più incisivo per questa corsa.

Borsino dei Favoriti Liegi – Bastogne – Liegi 2019

***** Julian Alaphilippe
**** Jakob Fuglsang, Vincenzo Nibali
*** Maximilian Schachmann, Alejandro Valverde, Adam Yates
** Romain Bardet, Michal Kwiatkowski, Michael Matthews, Diego Ulissi
* Tom Dumoulin, Davide Formolo, Philippe Gilbert, Daniel Martin, Mike Woods

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