Analisi Percorso Liegi-Bastogne-Liegi 2019: undici muri, la Roche-aux-Faucons e la gloria

Il Trittico delle Ardenne si conclude con la Liegi – Bastogne – Liegi 2019. Domenica 28 aprile si correrà la Doyenne, con una grossa novità nel percorso: per la prima volta dal 1991 l’arrivo non sarà più posizionato sulla collina di Ans, ma tornerà nella città che compare nel nome della competizione. Una novità che cambia di molto le prospettive della corsa, costringendo i migliori scalatori ad attaccare per evitare di portarsi dietro uomini con un migliore spunto in volata. Non è da escludere ovviamente che un’azione da lontano, come quella che ha permesso a Bob Jungels (Deceuninck-Quickstep) di imporsi nella scorsa stagione, possa permettere a un uomo solo di arrivare al traguardo, ma le opzioni sono decisamente più ampie rispetto alle ultime edizioni.

Percorso Liegi – Bastogne – Liegi 2019

Liegi – Liegi (256 chilometri)

Il percorso di quest’anno ha modificato le proprie caratteristiche abituali, risultando più agevole per i partecipanti. Lungo i 256 chilometri in programma, i corridori dovranno affrontare undici côtes, quasi tutte situate nella seconda metà della corsa. L’antipasto sarà la Côte de la Roche-en-Ardenne, 3 chilometri al 6,2% di pendenza media al km 75, seguito molto più avanti dalla Côte de Saint-Roche, al km 121 (1 km all’11,2%). La classica entrerà nel vivo al km 161, quando il gruppo arriverà ai piedi della Côte de Mont-le-Soie (2 km al 7,9%).

Da quel momento in poi sarà bagarre tra i grandi favoriti, con otto strappi da affrontare nell’arco di 71,5 chilometri. Il primo ostacolo sarà la Côte de Wanne, 4 km al 5,7% in grado di fare una discreta selezione e mettere fatica nelle gambe degli atleti. La successiva Côte de Stockeu, un chilometro al 12,5%, ha le pendenze terribili in grado di frazionare il plotone ed escludere dalla lotta chi non dovesse essere nella migliore condizione. A complicare ulteriormente le cose sarà la Côte de la Haute-Levée (4km al 5,6%), che inizia poco dopo lo scollinamento della precedente.

Dopo qualche chilometro di respiro, sempre tra le strette e tortuose strade belghe, la corsa arriverà al Col du Rosier, 4 km al 5,9%, con scollinamento a meno di 60 chilometri dall’arrivo. La sua lunghezza e il suo posizionamento possono permettergli di essere un buon trampolino di lancio per un’azione di alcuni uomini, mentre un corridore solo avrebbe realisticamente poche possibilità. Al km 207 verrà invece affrontato il Col du Maquisard (3 km al 5%), seguito dalla nota Côte de la Redoute (2 km all’8,9%). Una volta terminata questa, mancheranno 37 chilometri alla conclusione, una distanza che può essere coperta da un buon drappello di uomini.

Il problema per i coraggiosi è che in quest’edizione intercorrono 9 km tra la terzultima e la penultima difficoltà, la Côte de Forges. Il suo chilometro al 7,8% può essere importante per incoraggiare un allungo, trovandosi a 25 dall’arrivo. Bisognerà attendere altri 10 chilometri per arrivare ai piedi della Côte de la Roche-aux-Faucons (1km all’11%), che ancora una volta sarà un punto chiave della competizione. Seguita da un tratto in falsopiano e una successiva discesa, la côte sarà l’ultima chance per gli scalatori. Quest’anno infatti l’arrivo è in pianura, e la collinetta finale non permetterà di fare selezione. I corridori che non sono dotati di un ottimo spunto saranno quindi costretti ad anticipare, consapevoli di avere poche possibilità nel caso in cui ci fossero avversari con un buono sprint nelle gambe. Ovviamente le energie residue saranno fondamentali in una corsa di 256 km disseminata di insidie.

Muri Liegi – Bastogne – Liegi 2019

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