Analisi Percorso Giro dei Paesi Baschi 2023

Qualche modifica rispetto al solco della recente tradizione per il percorso del Giro dei Paesi Baschi 2023. In programma dal 3 all’8 aprile, la seconda corsa a tappe iberica WorldTour è una delle gare più variegate dal punto di vista del tracciato, che presenta ogni giorno delle insidie e dei tratti molto esigenti per le gambe dei corridori in gara. Rispetto alle ultime edizioni, però, non ci sarà una prova a cronometro e non è previsto neppure l’ormai classico arrivo sulla salita di Arrate. In ogni caso, quello di Itzulia sarà un appuntamento che chiamerà al lavoro gli specialisti delle classifiche generali in grado di affrontare i sei giorni di corsa al meglio della condizione.

Percorso Giro dei Paesi Baschi 2023

Niente cronometro, quindi, per cominciare, ma una tappa tremendamente nervosa, in pieno stile basco. Si parte da Gasteiz (Vitoria in castigliano) e si arriva a Labastida, dopo 165 chilometri senza – letteralmente – un metro di pianura. Dopo una ventina di chilometri i corridori affronteranno l’unica salita classificata di giornata, quella di Opakua (7,1 km al 5,8%). Da lì in poi sarà tutto un sali e scendi, con la parte finale della frazione animata da due traguardi volanti: il primo sarà posto sotto lo striscione d’arrivo, dove i ciclisti in gara passeranno una prima volta con 55 chilometri ancora da percorrere. Il resto del percorso sarà quindi un anello, che riporterà il gruppo verso Labastida: lì, gli ultimi tre chilometri saranno molto nervosi, con due punti con pendenza all’8% e, all’interno dell’ultimo km, un ulteriore strappetto al 6%.

La seconda frazione, da Viana a Leitza, può essere ritenuto il tappone di questa edizione. È la più lunga (193,8 chilometri) e prevede cinque Gran Premi della Montagna, spalmati in particolare negli ultimi 70 chilometri di gara. Un primo terzo di giornata sarà per certi versi tranquillo, ma il panorama cambierà con l’attacco della salita di Etxauri (11,3 km al 3,3%). Discesa secca, altro tratto mediamente tranquillo e poi via alle danze: si comincia con lo strappo di Uitzi (5,6 km al 4,2%), la cui vetta è posta ai -70 dall’arrivo. Si scende per passare una prima volta dalla località d’arrivo (traguardo volante) e si risale immediatamente verso Arkisil (4,5 km al 5,1%). Altra picchiata e nuova risalita, stavolta verso Saldias (2,3 km al 9,2%), erta dalle pendenze davvero esigenti. Nuova discesa, questa volta meno ripida, passaggio al traguardo volante di Donetzebe e attacco della salita che sarà probabilmente decisiva, quella di Arkisil – affrontata dal basso, diversamente da quanto avvenuto in precedenza (11 km al 3,2%). In vetta mancheranno meno di 5000 metri all’arrivo, tutti in discesa.

Si balla, e parecchio, anche nella terza tappa, da Errenteria a Villabona, frazione che prevede altri 6 GPM e l’arrivo in cima a uno strappo molto duro. Dopo 55 chilometri di relativa pace, i corridori affronteranno in successione le salite di Meagas (2,9 km al 4,1%) e Andazarrate (5,8 km al 3,8%). Niente di trascendentale, ma il bello dovrà ancora venire, visto che poi ci saranno in serie l’ascesa di Alkiza (3,2 km al 6,5%, aggiunta all’ultimo dopo un cambio di percorso), lo strappo di Altzo (1,8 km all’8,7%), l’erta di Orendain (2,8 km al 7,3%) e, nuovamente (ma da un versante diverso), il passaggio di Altzo (1,7 km al 7%), il tutto compreso in meno di 30 chilometri. Il finale prevederà altri strappi che potranno risultare indigesti a qualche corridore, che saranno solo un ulteriore antipasto prima dell’arrivo: attenzione all’ultimo chilometro, che ha una pendenza media dell’11,7%, con una punta al 26%!

Non si sfugge al “copione” basco neanche in occasione della quarta tappa, che avrà partenza e arrivo a Santurtzi. Sulla carta pare una tappa perfetta per una fuga, con una serie infinita di saliscendi e una salita molto esigente nel finale, asperità che taglierà fuori quasi sicuramente tutti i corridori veloci presenti in gruppo. Il primo GPM arriverà dopo 30 chilometri e sarà quello di Malkuartu (2,5 km al 6,7%). Si proseguirà poi su e giù fino ai -80 dall’arrivo, quando i corridori dovranno affrontare l’erta di Santa Koloma (2 km all’8,4%). Da lì si farà rotta verso Bezi (3,8 km al 6%), ascesa che precederà una parte di percorso un po’ più tranquilla. Si passerà una prima volta da Santurtzi (dove sarà posto un traguardo volante) e da lì si punterà, dopo essere transitati da Larigada (dove ci sarà un secondo sprint), verso la Asturiana, salita “vera”, di 7,4 chilometri al 6,5%, la cui vetta è posta ai -15 dall’arrivo. Il finale sarà tutto in picchiata, situazione quindi che potrebbe dare luogo anche a qualche punzecchiatura fra uomini di classifica.

Non c’è spazio per rifiatare neppure in occasione della quinta giornata di corsa. Si partirà e si tornerà ad Amorebieta, con un percorso leggermente modificato rispetto all’originale per motivi di sicurezza. La sostanza però non cambia: si parte in salita, con l’ascesa al Monte Kalbo (2,9 km al 7,3%) e si prosegue con il consueto menù basco che prevederà anche il passaggio sullo strappo di Natxitua (2,5 km all’8%), posto dopo poco più di 50 chilometri di gara. Si sale e si scende in pratica in continuazione, con i corridori che negli ultimi 60 chilometri di giornata affronteranno in particolare l’ascesa di Paresi (4,3 km al 7%), l’erta di Morga (non classificata ma sicuramente impegnativa), quella di Belarrinaga (2 km al 6,7%, in vetta mancheranno 24 chilometri al traguardo) e un finale decisamente “increspato” dal punto di vista dell’altimetria. Gli ultimi tre chilometri saranno velocissimi, per quella che sembra essere l’occasione migliore per i corridori che vorranno provare a fare sfoggio delle loro qualità di sprinter, magari in un gruppo ristretto.

Partenza e arrivo nel medesimo luogo anche per la sesta e presumibilmente decisiva frazione, che ricalca quanto già proposto dagli organizzatori di Parigi-Nizza e Volta a Catalunya in questa stagione. Tappa quindi abbastanza breve (137,8 chilometri), ma decisamente esplosiva. In tutto, fra la partenza e l’arrivo di Eibar, sono addirittura sette i Gran Premi della Montagna previsti dagli organizzatori. Dopo l’assaggio di Elkorrieta (2,6 km al 6,7%), si sale subito verso Azurki, ascesa di 5100 metri al 7,4%. Scollinato, dopo 25 chilometri di gara, si scende e si risale verso Gorla (9,6 km al 5,7%). Altro passaggio in vetta e altra picchiata ripida, che porterà i corridori nella vallata che farà da preambolo alla difficilissima ascesa di Krabelin (5 km al 9,6%), la cui vetta è posta esattamente a metà percorso. Non ci si riposa, visto, che dopo la discesa si riprenderà ancora a salire, verso Trabakua (3,3 km al 7,1%). Un tratto di mangia e bevi porterà poi gli atleti rimasti in gara verso Izua, altra ascesa tremenda (4,1 km al 9,2%). Per rimanere in tema, altra picchiata ed ennesima salita, verso Urkaregi (5 km al 4,8%), ultima fatica di una giornata decisamente estenuante. In vetta mancheranno 12,5 chilometri alla conclusione, che arriverà dopo una discesa insidiosa e un ultimo chilometro comunque movimentato.

Tappe Giro dei Paesi Baschi 2023

Tappa 1 (03/04): Vitoria-Gasteiz – Labastida (165,4 km)
Tappa 2 (04/04): Viana – Leitza (193,8 km)
Tappa 3 (05/04): Errenteria – Villabona (162,2 km)
Tappa 4 (06/04): Santurtzi – Santurtzi (175,7 km)
Tappa 5 (07/04): Amorebieta – Amorebieta (164,5 km)
Tappa 6 (08/04): Eibar – Eibar (137,8 km)

Altimetrie e Planimetrie Giro dei Paesi Baschi 2023

Tappa 1 (03/04): Vitoria-Gasteiz – Labastida (165,4 km)

Tappa 2 (04/04): Viana – Leitza (193,8 km)

Tappa 3 (05/04): Errenteria – Amasa-Villabona (162,2 km)

Tappa 4 (06/04): Santurtzi – Santurtzi (175,7 km)

Tappa 5 (07/04): Amorebieta – Amorebieta (164,5 km)

Tappa 6 (08/04): Eibar – Eibar (137,8 km)

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