Imola 2020, Michael Matthews: “Non so se il precorso mi si addice, non credo di essere uno dei favoriti, ma una corsa meno selettiva mi aiuterebbe”

Michael Matthews alla ricerca del colpo grosso ai Mondiali di Imola 2020. Il corridore di Canberra, che giusto ieri ha compiuto 30 anni, sarà infatti una delle due punte a disposizione della nazionale australiana per cercare quel titolo iridato che manca dal 2009, dalla vittoria di Cadel Evans a Mendrisio. Matthews, che in stagione è arrivato terzo alla Milano-Sanremo e che un mese fa ha conquistato la Bretagne Classic, è già salito sul podio ai Campionati Mondiali, sia nel 2015 a Richmond, quando prese un argento, sia nel 2017 a Bergen, quando fu medaglia di bronzo. Il percorso italiano non si adatta particolarmente bene al corridore della Sunweb che ammette che, se non dovesse avere le gambe migliori, si metterà a disposizione di Richie Porte.

“È molto selettivo, è chiaro – ha dichiarato il 30enne a Cyclingnews – Le strade sono strette e complicate. Non so se il percorso mi si addice, è difficile da dire. È importante avere un’ottima gamba. Se non dovessi avere una buona giornata, Richie può sostituirmi. Le salite qui sono più difficili che nello Yorkshire, sono molto più lunghe e adatte agli scalatori puri”.

Matthews ha corso solo tre gare dopo il lockdown: “Ma non è una cattiva cosa fare i Mondiali un po’ più freschi. Sono riuscito a prepararmi bene a casa con alcune sessioni di allenamento specifiche. Non pensavo di aver bisogno del Tour de France per essere al meglio ai Mondiali. Ho fatto tutto quello che potevo per essere al top per la gara su strada. Non credo di essere uno dei favoriti, ma una corsa meno selettiva mi aiuterebbe”.

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