Mondiali Glasgow 2023, i ct azzurri in ricognizione sui percorsi: “Serviranno passisti veloci, gente capace di cambiare ritmo e andare forte sulla distanza”

La Nazionale azzurra ha già iniziato a lavorare ai Mondiali di Glasogw 2023. Dopo l’annuncio dei percorsi sui quali si svolgeranno le prove su strada del primo Supermondiale in programma dal 5 al 13 agosto, i ct Daniele Bennati, Marino Amadori, Paolo Sangalli Marco Velo si sono recati in Scozia per visionare per la prima volta i percorsi. Particolare attenzione è stata dedicata ovviamente al circuito finale e al tracciato delle cronometro che si svolgeranno a Stirling. Da questo momento i vari commissari tecnici potranno iniziare a pensare a che tipo di formazione portare alla prossima rassegna iridata e contattare atleti e atlete.

Bennati ha deciso di girare il percorso in bicicletta, realizzando anche alcune riprese: “L’ho fatto in bicicletta perché alcuni tratti, nella viabilità ordinaria, sono a senso unico e pertanto l’unico modo per farli era in bici. La distanza (circa 274 km) è degna di un Campionato del Mondo. I primi 130 km in linea saranno in una zona aperta e il vento giocherà un ruolo fondamentale. A livello altimetrico non ci sono grandi difficoltà, mentre il circuito (14 km da affrontare 10 volte) è molto nervoso. Tanti piccoli strappi che renderanno la corsa veloce e impegnativa, soprattutto nella parte finale. Le tantissime curve, ben 42, che si dovranno affrontare costringeranno a rilanciare la velocità. Non è un percorso da scalatori; ricorda una classica del Nord. Serviranno passisti veloci, gente capace di cambiare ritmo e andare forte sulla distanza“.

Idee che condivide anche Sangalli, responsabile delle donne: “Un circuito adatto a cicliste complete e veloci, come ad esempio Elisa Balsamo. Fortunatamente di atlete con simili caratteristiche in Italia ne abbiamo diverse. Elisa Longo Borghini potrebbe fare bene: la sua qualità è imprescindibile per la Nazionale. Il tratto in linea di 62 km presenta molti saliscendi, anche se il fondo stradale è brutto. Sarà importante farsi trovare sempre nelle prime posizioni del gruppo, perché ci saranno numerosi rilanci a causa delle tantissime curve e degli strappi corti ma esplosivi. Senza contare l’incognita vento, che avrà meno importanza nella parte cittadina ma nei chilometri iniziali potrebbe mettere in difficoltà. Il circuito non è adatto ai recuperi.”

Anche Amadori, ct degli Under 23, è in linea con i colleghi: “Sembra un labirinto con tutte queste curve; molto tecnico, un susseguirsi di ondulazioni, con strappi brevi e tanti rilanci. Occhio al clima: lo considero particolare già senza pioggia, figuriamoci con il maltempo”

Velo, invece, si è concentrato sul tracciato delle prove contro il tempo: “Per quanto riguarda le prove individuali, il percorso è da specialisti, molto lineare, leggermente mosso nel finale con lo strappo al Castello di Stirling sul pavé (circa 900 metri) che sarà probabilmente decisivo. Le distanze sono esigenti: 48 km per i pro, 36 per U23 e donne, 23 km per juniores maschile e 13 per juniores femminile”.

Rispondi

Pulsante per tornare all'inizio