Giro d’Italia 2021, per l’MPCC critica le WildCard: “Difficile comprenderne i criteri etici e sportivi”

Le WildCard per il Giro d’Italia 2021 non vanno giù al Mouvement pour un cyclisme crédible (MPCC). L’associazione, formata da molte squadre professionistiche, che si batte per difendere l’idea di un ciclismo libero dal doping nel rigoroso rispetto del codice etico istituito dall’UCI, ha affermato di essere rimasta sorpresa dalla scelta di RCS di invitare Eolo-Kometa e Vini Zabù, che non fanno parte di questo movimento. In occasione dell’assemblea generale annuale, i rappresentanti dell’MPCC hanno affermato: “Il caso della Vini Zabu è più controverso: la squadra, che in passato era un membro del MPCC e ha deciso di terminare il suo impegno con il movimento, ha subito un controllo positivo al Giro d’Italia 2020”.

Si rammaricano quindi perché “questo deplorevole episodio avrebbe dovuto pesare nella decisione degli organizzatori” che non riescono a questo punto a capire quali criteri di selezione “sia etici che sportivi” siano stati applicati, e del perché non siano state seguiti quelli seguiti recentemente “da ASO o Flanders Classics”.

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