Giro d’Italia 2021, Joao Almeida: “L’esperienza dell’anno scorso mi ha reso più forte mentalmente. I rivali ora mi controllano di più”

Joao Almeida arriva più consapevole al Giro d’Italia 2021. Il corridore della Deceuninck-QuickStep, lo scorso anno si era ritrovato capitano quasi per caso dopo il forfait del compagno Remco Evenepoel, ma aveva onorato alla grande il ruolo, andando a indossare per quindici giorni la maglia rosa. Il portoghese stavolta avrà al suo fianco il compagno belga, che però non ha obiettivi di classifica e lavorerà per lui essendo soltanto alla prima gara stagionale. Il classe ’98 ha dichiarato di aver guadagnato molto dall’esperienza dello scorso anno, ma di sapere anche che quest’anno sarà più controllato, come ha avuto già modo di notare nelle ultime corse di avvicinamento.

“Sicuramente è più complicato con tutti gli avversari di quest’anno, c’è un gruppo molto forte – ha dichiarato È molto importante gestire le energie e anche le crono saranno cruciali. Nelle ultime corse che ho fatto ho visto che già mi guardano di più, prima ero più sconosciuto e nessuno mi controllava. L’anno scorso è stata più una sorpresa. La prendo giorno per giorno, come sempre, lottando per la classifica, senza pressioni. Sono entusiasta di essere qui e sarà divertente con questa squadra. Remco non ha corso gli ultimi dieci mesi, quindi non sappiamo come sta, ma è forte e andiamo d’accordo”.

Il corridore lusitano ha commentato poi la tappa di Montalcino, dove è andato ieri in ricognizione per arrivarci preparato, visto che la considera una tappa decisiva, così come sarà decisiva l’ultima settimana: “Ho fatto anche la Strade Bianche come preparazione per quella tappa. Abbiamo fatto poi la ricognizione, conosco i settori. Cosa mi porto dell’anno scorso? Di quei 15 giorni in maglia rosa ricordo grande sforzo del team, anzi per tutti i 21 giorni. La cosa che mi porto dall’anno scorso è tutta la parte mentale, ora so che un GT è davvero duro mentalmente e l’esperienza dell’anno scorso mi ha reso più forte. La parte mentale è fondamentale nell’ultima settimana. Se sono fiducioso? Prima delle grandi corse non sono mai fiducioso, quindi non dirò che lo sono al 100%, ma lo sono abbastanza”

Infine, una battuta anche sull’assenza di pubblico “Di certo senza pubblico non è uguale. I tifosi danno motivazione. Ma questa è la scelta giusta quando c’è una pandemia, speriamo che l’anno prossimo sarà diverso”.

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