Giro d’Italia 2020, Top/Flop del Giorno

La nostra rubrica che, tra il serio ed il faceto, traccia il bilancio della giornata appena conclusasi al Giro d’Italia 2020.

TOP

Filippo Ganna (Ineos-Grenadiers): Prestazione clamorosa del piemontese, di certo non tra i favoriti di giornata. Si inserisce nella fuga solo per portarci il compagno di squadra Puccio, si mette a lavorare per lui ma trova anche le energie per rispondere con il suo passo agli attacchi degli altri fuggitivi e poi staccarli nel finale, resistendo al rientro del gruppo. Fenomenale, ben oltre le aspettative di tutti, forse anche delle sue. E a questo punto l’interrogativo è d’obbligo: fin dove può arrivare?

João Almeida (Deceuninck-Quick-Step): Il giovane portoghese difende egregiamente la maglia rosa, conquistando anche qualche secondo di abbuono grazie alla volata finale, chiudendo la tappa in terza posizione. In salita non è parso brillantissimo, ma è riuscito a stringere i denti per regalarsi almeno un altro giorno da leader della classifica generale. Che, altimetria alla mano, possono essere anche altri tre.

Domenico Pozzovivo (NTT): Il lucano conosce i suoi limiti in discesa e decide di allungare il gruppo con un’accelerazione nel finale della salita per affrontare in testa il tratto più pericoloso, con l’asfalto bagnato. Arrivato al Giro d’Italia con grosse incognite sulla sua condizione dopo la caduta al Tour, vederlo così brillante in salita e lucido nella gestione della corsa fa soltanto piacere. Senza colpi di sfortuna, sarà un cliente scomodo sulle montagne più dure.

FLOP

Valerio Conti (UAE Team Emirates): Il romano sembrava il favorito nella composizione della fuga, ma nella parte decisiva si lascia sfilare da corridori meno quotati come Zardini e Tratnik, almeno sulla carta. In questo Giro avrà molte occasioni, ma questa pare un’opportunità sprecata. Attenuante, malgrado la gamba dimostrata l’altro giorno, forse accusa qualche problema fisico: le telecamere lo hanno inquadrato mentre chiedeva assistenza all’automedica, forse per qualche problema di respirazione. Se così fosse, avrebbe sicuramente un alibi per una giornata iniziata molto bene e conclusa non come avrebbe sperato.

Louis Meintjes (NTT): Il sudafricano aveva scelto questa corsa per rilanciare la sua carriera nelle corse da tre settimane dopo qualche anno di nulla. Rimasto ancora largamente in classifica sull’Etna, ha ceduto di schianto in una giornata in cui i distacchi tra gli altri pretendenti alla top ten sono stati inesistenti. Quasi mezz’ora di ritardo e un Giro da reinventare, all’apparenza senza motivazioni valide.

Gli altri big: È vero, nessuno sembra essere davvero brillantissimo in quest’avvio di Giro. Ma la tappa di oggi sa di occasione sprecata per dare il colpo di grazia a Simon Yates, il quale non può ancora essere considerato fuori classifica. Il britannico ha confermato nel finale di salita di non avere ancora la gamba per stare con i migliori, ma ha potuto approfittare di un ritmo blando per non cedere terreno. Prima della prossima giornata davvero impegnativa passeranno tre giorni: potrebbero essere abbastanza per crescere di condizione e tornare pericoloso.

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