Giro d’Italia 2020, Geraint Thomas: “È tempo di lottare per la maglia rosa, sono più motivato che mai”

Geraint Thomas vuole essere grande protagonista al Giro d’Italia 2020. Il gallese non ha accettato di fare il gregario di Egan Bernal al Tour de France 2020, spostando invece la propria preparazione sulla corsa rosa, che si correrà dal 3 al 25 ottobre. Ieri la Ineos-Grenadiers ha annunciato la formazione a suo supporto, con soprattutto Tao Geoghegan Hart e Jonathan Castroviejo a dargli una mano in salita, magari anche sfruttando la versatilità di un Rohan Dennis che sulla carta sarebbe soprattutto un cronoman. Il vincitore del Tour de France 2018 tornerà in Italia dopo l’esperienza poco fortunata al Giro d’Italia 2017, quando partito da capitano era stato costretto a ritirarsi a seguito di una caduta che lo aveva visto coinvolto nella prima tappa con arrivo in salita.

Sono emozionato all’idea di guidare il team di nuovo in Italia e mi sento pronto – ha dichiarato il corridore, arrivato dal quarto posto nella cronometro di Imola 2020 – È stato un anno strano per tutti ma è grandioso avere questo obiettivo. Le gambe girano bene: la Tirreno è andata bene e la cronometro individuale di Imola mi ha dato ulteriore fiducia. Ora la prima tappa è vicina e sono più motivato che mai. Ho un rapporto di lunga durata con l’Italia: ci ho vissuto, ho corso per una squadra italiana e ho avuto molta sfortuna l’ultima volta in cui sono arrivato al Giro. Sono determinato per trasformarla in fortuna questa volta”.

Geraint Thomas ha poi spiegato di sentirsi sicuro con il team al suo fianco: “Portiamo una grande squadra al Giro e ho fiducia totale nei ragazzi intorno a me. Correre un altro Grand Tour con Swift sarà un piacere, siamo stati buoni compagni da quando avevo 12 anni e sarà la nostra guida sulla strada. Io e Tao abbiamo corso davvero bene insieme in passato, soprattutto quando ho vinto il Delfinato, e Filippo sta ovviamente volando dopo i Mondiali. Puccio ha tanta esperienza sul Giro, il giovane Narvaez sta andando molto bene e ovviamente tutti sanno cosa possono fare Castroviejo e Rohan. La squadra non avrebbe potuto supportarmi meglio. È tempo di lottare per la maglia rosa“.

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