Calendario, Eddy Merckx: “Non c’è stato rispetto per il Giro, non esiste solo il Tour”

Eddy Merckx critica il nuovo calendario WorldTour in vista della ripresa delle corse. Secondo il Cannibale, nonostante fossero inevitabili delle sovrapposizioni di corse, il Giro d’Italia 2020 non ha avuto un buon trattamento da parte dell’UCI con le principali Classiche in contemporanea alla Corsa Rosa, in programma dal 3 al 25 ottobre. L’Unione Ciclistica Internazionale ha preferito garantire il massimo della visibilità al Tour de France 2020, certamente la corsa ciclistica più importante al mondo, ma di fatto a discapito di altri eventi con una storia ugualmente prestigiosa.

Nessuno vuole negare l’enorme importanza del Tour, sia economica sia mediatica, però meritano riguardo anche le altre corse – le parole della leggenda belga riportate da Il Tirreno – Otto mesi di calendario sono stati concentrati in novanta giorni, qualche sovrapposizione era inevitabile. Però il Giro non è stato trattato bene, non c’è stato rispetto“. Per Merckx è comunque fondamentale ripartire “altrimenti il ciclismo rischia di collassare, molte squadre se non si torna a correre rischiano la chiusura”, piuttosto anche senza pubblico: “Certo non sarebbe bello, perché i tifosi lungo le strade sono una caratteristica e una ricchezza del ciclismo, ma in casi estremi come questo, piuttosto di non ripartire proprio, si può pensare anche a corse senza pubblico alle partenze, lungo il tracciato e all’arrivo. Il problema è vedere se sono d’accordo gli sponsor e gli enti locali delle città che ospitano le gare”.

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