Giro d’Italia 2018, Presentazione Percorso e Favoriti Nona Tappa: Pesco Sannita – Gran Sasso d’Italia

La seconda settimana del Giro d’Italia 2018 si conclude con un altro spettacolare arrivo in salita. La Pesco Sannita – Gran Sasso d’Italia/Campo Imperatore (225,0 km) vedrà una prima parte non particolarmente impegnativa, ideale affinché si possa creare una fuga, fino ai piedi del GPM di Roccaraso (2ª cat., 6,9 km al 6,5%, 12% max), dove si arriva al termine di una doppia salita che può cominciare a scaldare gli spiriti dei corridori. Dopo un tratto in falsopiano e poi in discesa, i corridori si dirigeranno verso i due traguardi volanti di Popoli e Bussi sul Tirino, posti a distanza molto ravvicinata uno dall’altro, tra i chilometri 161 e 167.

Dopo una decina di chilometri si comincerà invece a salire verso Calascio (1ª cat., 13,5 km al 6,0%, 10% max), che verrà superato a 32 chilometri dall’arrivo. Dopo un brevissimo tratto in contropendenza, i corridori saliranno per un’altra ventina di chilometri, impegnativi, ma comunque abbordabili, prima di imboccare, dopo aver respirato in un paio di brevissimi tratti in discesa, la parte finale della salita verso Campo Imperatore (1ª cat., 26,5 km al 3,9%, 13% max). Questa è la parte realmente impegnativa della salita, con sette chilometri, oltre i 2000 m s.l.m., con pendenza attorno al 9% e picco massimo del 13%.

Nel tratto finale di strada che da Fonte Cerreto conduce a Campo Imperatore, il 26 luglio 2015 sono state installate delle targhe con le indicazioni su quota, chilometri e tempi di percorrenza della celebre vittoria di Marco Pantani datata 1999.

ORARIO DI PARTENZA: 11:10

ORARIO DI ARRIVO (PREVISTO): 16:54 – 17:37

DIRETTA TV: 12:50 Rai Sport / 13:00 Eurosport / 15:00 Rai2

HASHTAG UFFICIALE: #Giro101

Favoriti Nona Tappa Giro d’Italia 2018

Dopo la dimostrazione sull’Etna, occhi puntati sulla Mitchelton-Scott. La formazione australiana dovrà non solo difendere la Maglia Rosa, ma visto lo stato di forma di Simon Yates sembra anche la maggiore indiziata per attaccare ancora, per sfruttare al meglio il momento di grazia e accumulare più vantaggio possibile prima della cronometro. Il britannico sembra essere attualmente lo scalatore più in forma, ma le soluzioni tattiche potrebbero dare anche ottime chance a Esteban Chaves, che difficilmente domani si sacrificherà completamente al giovane compagno, offrendo una validissima alternativa, anche per provare ad attaccare.

I principali rivali saranno presumibilmente Thibaut Pinot (Groupama-FDJ) e Domenico Pozzovivo (Bahrain-Merida), che sull’Etna hanno a loro volta dimostrato un bel colpo di pedale, pur senza riuscire a fare la differenza. Pendenze e lunghezza della salita sembrano ideali per i due scalatori che dal Tour of The Alps continuano a dimostrarsi costantemente tra i più pimpanti. Per loro è una occasione importante e dovranno cercare di sfruttarla al meglio, cercando eventualmente di razionalizzare meglio gli sforzi.

Tra i più attesi indubbiamente anche Miguel Angel Lopez (Astana) e George Bennett (LottoNL-Jumbo). Il primo in Sicilia ci ha provato, con due attacchi non proprio entusiasmanti, ma che comunque ne hanno confermato grinta e buona forma, mentre il secondo è stato forse la rivelazione più interessante. Non tanto per il risultato, visto che son arrivati quasi tutti assieme, ma soprattutto per come ha condotto la salita, sempre tra i primi, provando anche in prima persona con azioni che hanno fatto male ai rivali. Per entrambi sarà una giornata importante a caccia di conferme: per il colombiano di poter ancora fare la differenza in salita, per il neozelandese che giovedì non è stato un fuoco di paglia.

Tra i più pimpanti sull’Etna c’erano stati anche Tom Dumoulin (Team Sunweb) e Richard Carapaz (Movistar). Per il campione uscente sembra più una salita nella quale dovrà difendersi, ma con lui sempre meglio non dare per scontato, soprattutto quando non ci sono grandi successioni di montagne, forse l’unico suo limite evidenziato sinora. Vincitore oggi, l’ecuadoriano è chiaramente in grande forma e non se ne conoscono i limiti, anzi, si sa che spesso i corridori come lui quando l’altura aumenta migliorano rispetto agli altri. E questo primo assaggio oltre i duemila metri sarà interessante anche per questo.

Altri giovani da valutare saranno chiaramente Ben O’Connor (Dimension Data), che oggi ha perso terreno per una caduta, riuscendo comunque da solo a restare a pochi secondi dal gruppo lanciato, e Maximilian Schachmann (Quick-Step Floors), apparso in calo, ma comunque ancora pienamente in lotta per un buon posizionamento in classifica e, soprattutto, per la Maglia Bianca.

Sofferenti sull’Etna, seppur in grado di arrivare con gli altri, sembra difficile che appena tre giorni dopo Fabio Aru (UAE Team Emirates) e Chris Froome (Sky), possano comportarsi in maniera molto diversa. Sulla carta è una salita adatta a loro, in cui figurerebbero teoricamente tra i grandi, ma stavolta sembrano attualmente un gradino sotto. Sono comunque due testardi in grado di gestirsi molto bene, staccarli non sarà assolutamente facile, anche se lasciarsi dietro il britannico sarà un po’ l’obiettivo di tutti. Chissà dunque come si muoverà la Sky stavolta, se nuovamente proverà a scombinare i piani con azioni da lontano o se invece in Abruzzo saranno tutti al fianco del capitano, preparando il micidiale trenino che in Francia ha fatto sfaceli, ma che da questo lato delle Alpi ancora non si è mai visto.

Un gradino sotto sembra al momento anche Michael Woods (EF-Drapac), che rischia di dover correre sulla difensiva assieme a Patrick Konrad (Bora-hansgrohe), cosa che sicuramente dovrà fare Rohan Dennis (BMC), per il quale domani l’obiettivo è perdere il meno possibile. Discorso simile per Alexandre Geniez (Ag2r La Mondiale), così come José Gonçalves (Katusha-Alpecin), che sta provando a fare classifica, almeno finché ne avrà.

Usciti di classifica, sarà molto interessante vedere come si muoveranno, anche per capire il loro stato reale, uomini del calibro di Louis Meintjes (Dimension Data), Davide Formolo (Bora-hansgrohe) e Gianluca Brambilla (Trek-Segafredo), che potenzialmente potrebbero riuscire a rientrare in classifica con una fuga ben organizzata, giocandosi eventualmente anche la vittoria di tappa (senza contare la Maglia Azzurra, che potrebbe diventare obiettivo interessante).

Un tentativo da lontano lo proveranno inoltre probabilmente uomini come Ben Hermans (Israel Cycling Academy), Robert Gesink (LottoNL-Jumbo), Giulio Ciccone (Bardiani-CSF), Mattia Cattaneo (Androni-Sidermec), Alessandro De Marchi (BMC), Ruben Fernandez (Movistar) e Jarlison Pantano (Trek-Segafredo), così come è probabile vedremo davanti alcuni compagni di squadra dei big per provare a fare da testa di ponte. Uomini come Tanel Kangert (Astana), Rafa Valls (Movistar), Georg Preidler (Groupama-FDJ), Darwin Atapuma (UAE Team Emirates), Nicolas Roche (BMC), Giovanni Visconti (Bahrain-Merida e David De La Cruz (Sky) potrebbero essere pedine importanti, oltre che eventualmente giocarsi il successo se la corsa dovesse prender la piega giusta per loro.

Borsino dei Favoriti

***** Simon Yates
**** Thibaut Pinot, Domenico Pozzovivo
*** George Bennett, Tom Dumoulin, Miguel Angel Lopez
** Fabio Aru, Richard Carapaz, Esteban Chaves, Chris Froome
* Davide Formolo, Ben Hermans, Louis Meintjes, Ben O’Connor, Michael Woods

Meteo Previsto Nona Tappa Giro d’Italia 2018

Pioggia. Umidità relativa 68%, possibilità di precipitazioni 70%, vento direzione S fino a 5 km/h. Temperatura prevista: minima -5°, massima 7°.

Maggiori Insidie Nona Tappa Giro d’Italia 2018

La salita verso Campo Imperatore è veramente lunga e la parte impegnativa, quella finale, è ad una altitudine che non permette di prendere mai respiro. Inoltre, è previsto maltempo, il che promette una vera e propria giornata da lupi che farà cadere qualche testa

Cronotabella Nona Tappa Giro d’Italia 2018

Giro d'Italia 2018_T09_GranSasso_CR

Altimetria e Planimetria Nona Tappa Giro d’Italia 2018

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