Giro d’Italia 2018, Pinot: “L’importante è esser in grande forma per attaccare sulle montagne”

Thibaut Pinot è sicuramente uno dei grandi favoriti per la vittoria del Giro d’Italia 2018. Il francese l’anno scorso fu uno dei migliori in salita nel corso dell’ultima settimana di Corsa Rosa, chiudendo alla fine la corsa al quarto posto a solo 1’20” dal vincitore Tom Dumoulin (Sunweb). Le quotazioni del portacolori della Groupama – FDJ sono poi aumentate due settimane fa al Tour of the Alps quando è riuscito a centrare la vittoria finale della classifica generale. La corsa euroregionale è trampolino di lancio, ma ormai è ora di mettersela alle spalle, in quanto il corridore transalpino sa bene che tutto può cambiare in poche settimane e le gerarchie possono invertirsi.

È bello avere vinto il Tour of the Alps battendo Froome, Lopez e altri, ma la forma di ciascun corridore può cambiare molto nei quindici giorni che precedono un grande giro – commenta – Non mi lascio entusiasmare da questo risultato anche se ora forse i miei rivali mi prenderanno più sul serio. L’importante per me è di essere in gran forma per attaccare sulle montagne“.

Già protagonista della Corsa Rosa la passata stagione, il francese spera quest’anno di poter migliorare il suo risultato:”L’anno scorso sono arrivato a 1’20’’ da Tom Dumoulin: un distacco che avevo accumulato a cronometro ed a causa di una lieve malattia la seconda settimana. Quest’anno spero di non perdere tempo inutilmente e poter puntare al podio”.

Tra i motivi di interesse di questo Giro 101 indubbiamente anche la partenza da Israele, che a Pinot non dispiace, pur non andando proprio incontro al suo fisico: “Questa è la mia prima visita in Israele e sono piacevolmente sorpreso da quanto è bello – aggiunge Pinot – Fa caldo e questo non è l’ideale per le mie caratteristiche. Inoltre, non amo particolarmente volare, quindi sicuramente avrei preferito evitarlo in un Grande Giro, ma questa è l’evoluzione del ciclismo. Si perdono un po’ di energie, ma alla fine è uguale per tutti”.

Pur non avendo ancora effettuato una ricognizione del tracciato della crono inaugurale, che affronterà oggi, il capitano della compagine transalpina crede che sin dal primo giorno questa Corsa Rosa potrebbe creare qualche sorpresa. “Sarà una crono dura, abbastanza tecnica – dettaglia – Penso che ci saranno distacchi maggiori di quanto ci si possa aspettare perché ci sono molti cambi di ritmo, senza dimenticare il caldo. Bisognerà stare molto attenti”.

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