Doping, Pirazzi nega: “Questa sostanza non l’ho mai presa” Ruffoni rilancia: “Mi hanno voluto davvero fregare”

Anche Stefano Pirazzi nega qualsiasi violazione del regolamento antidoping. Trovato positivo alla vigilia del Giro d’Italia 2017 assieme al suo compagno di squadra Nicola Ruffoni, il corridore laziale si accoda al bresciano nella sua difesa. Se il velocista aveva ipotizzato la possibilità che una prostatite potesse aver avuto a che fare con le variazioni riscontrato nel suo esame, lo scalatore a sua volta si proclama innocente, pur senza al momento avere una spiegazione.

Intervistato telefonicamente da Le Iene, l’ex maglia azzurra ribadisce il concetto già espresso dal compagno. “Questa sostanza non l’ho presa, bisognerà capire come poteva succedere”, commenta senza approfondire. Ruffoni è stato invece raggiunto dalla trasmissione di Mediaset nella sua casa, dove, assieme al padre, si difende. “Non ho preso nulla – ribadisce – Non ho fatto nessuna iniezione di questa sostanza. Mi hanno voluto davvero fregare, queste sostanze si sa che si trovano, saremmo stati due coglioni”.

L’ipotesi di un eventuale complotto non sarebbe semplicemente ai danni dei due atleti, ma più in generale si ipotizza che qualcuno abbia voluto colpire l’intera squadra. “Ci hanno sfigurato l’immagine“, aggiunge lo sprinter lombardo che spiega come l’aver trovato positivi due corridori di una stessa squadra ad una stessa sostanza inducerebbe a pensare che ci sia “qualcuno della squadra” che abbia somministrato la sostanza. Uno scenario, quello che vede qualcuno deciso a far fuori la formazione professional italiana, tutto da dimostrare. “Ci hanno rovinato la squadra“, aggiunge Ruffoni, con il padre al fianco, il quale riporta alcuni dialoghi di prima che il figlio passasse professionista, sempre con la stessa formazione. In quel periodo, qualcuno avrebbe sconsigliato al corridore di firmare per una squadra italiana, per evitare la “marceria che abbiamo in Italia”.

Una ipotesi e una visione che la trasmissione televisiva cavalca di buon grado visto che più volte nei suoi servizi ha cercato di rimarcare questo aspetto, intervistando più volte personaggi dubbi, quasi sempre a loro volta trovati positivi in passato. Sicuramente, entrambi i corridori aspetteranno quantomeno l’esito delle controanalisi, in seguito alle quali vedremo quali saranno le conseguenze, per le loro e per la squadra.

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