Vuelta a Andalucia 2017, Pinot: “Sarà una bella lotta, spero di non avere rimpianti domenica”

Una “vittoria simbolica” per Thibaut Pinot. Battere uno dei suoi riferimenti in gruppo rende particolarmente orgoglioso il corridore della FDJ, che ora spera di potersi confermare anche nella decisiva cronometro della Vuelta a Andalucia 2017. Classe 1990, il francese era ancora un ragazzo quando Alberto Contador otteneva i suoi primi grandi successi e ora non nasconde come il pistolero, con la sua danza sui pedali in salita, sia stato di grande ispirazione. “Riuscire a superarlo per me è stato qualcosa di unico perché si trattava di lui – commenta ai nostri microfoni dopo il traguardo – È un corridore che mi ha fatto sognare col suo modo di correre. Ho imparato molto dal suo modo di correre e questo rende la vittoria ancora più bella”.

Lo stile in salita e la condotta aggressiva sono state tuttavia ben diverse oggi. Lo spagnolo ha preso in mano la corsa sin da subito con la squadra, attaccando poi in prima persona e involandosi verso il traguardo in solitaria. Ben diversa invece la strategia del transalpino, che ha gestito lo sforzo salendo in maniera regolare, rimontando uno a uno i rivali che invece avevano provato a forzare troppo, fino a raggiungere anche il corridore della Trek – Segafredo, a ridosso del traguardo, giusto in tempo per saltarlo. “Sono rientrato salendo del mio ritmo – spiega – Vedevo che lui era affaticato e che si girava spesso. Questo mi ha motivato per riuscire a rientrare e batterlo in volata”.

Vincitore di giornata dopo una prestazione non proprio brillante nella prima tappa, Pinot a questo punto rientra prepotentemente nella lotta per la classifica generale vista la cronometro che aspetta i corridori domani. Campione nazionale della specialità, il 26enne sa di avere contro corridori che a loro volta se la cavano egregiamente nell’esercizio e non si sbilancia. “Spero di recuperare bene in vista di domani riuscendo a fare una buona crono – dettaglia – Sarà una bella lotta con corridori come Izagirre, Valverde e Contador. Siamo tutti più o meno sullo stesso livello a crono, quindi non so cosa ne potrebbe venire fuori”.

Una motivazione in più per lui potrebbe arrivare dal poter finalmente indossare la maglia conquistata lo scorso mese di giugno, ennesimo step di un percorso di crescita che lo ha visto migliorarsi notevolmente nell’esercizio solitario. Soprattutto, una iniezione di fiducia aggiuntiva dopo le numerose difficoltà di salute della seconda metà del 2016. “Non conosco il percorso, lo vedrò domani, ma se ho le gambe come oggi posso sperare di fare un buon risultato – conclude – Affronterò corridori con molta esperienza, ma sono molto motivato visto che sarà al prima volta che indosserò la maglia tricolore. Spero di stare al meglio per fare una bella crono e non avere rimpianti domenica”.

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