Per un attimo ieri alle Tre Valli Varesine il tempo è sembrato essere tornato indietro di sette anni. Da una delle curve del tortuoso finale della classica lombarda, infatti, una sagoma azzurra si è lanciata all’attacco dal gruppo: si trattava di Vincenzo Nibali. Il corridore della Astana Qazaqstan ieri ha provato a muoversi più meno nello stesso punto e nella stessa maniera che nel 2015 gli permise di arrivare tutto solo sul traguardo di Varese, ma purtroppo il risultato non è stato lo stesso. Uno straordinario Enirc Mas (Movistar) ha riportato infatti sotto tutto il gruppo. Per lo Squalo dello Stretto rimane comunque la soddisfazione di averci provato alla penultima corsa della sua carriera e di aver regalato ancora una piccola emozione ai suoi tanti tifosi.
“Era l’unico modo per provare qualcosa – ha dichiarato il vincitore del Tour de France 2014 ai microfoni deLa Gazzetta dello Sportal termine della corsa vinta da Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) – Però la Movistar aveva una grande squadra: Mas si è sobbarcato tutto il lavoro per lanciare Alejandro Valverde. La corsa è stata affrontata ad una velocità folle dall’inizio fino alla fine. Essere lì pronto nel finale e avere la forza di provare è un buon segnale. Ma vedere una gara così con tanti corridori arrivare allo sprint vuol dire che stanno tutti molto bene”.
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