Tour of the Alps 2018, Pinot non si accontenta: “Due giornate abbastanza frustranti, ma ci credo ancora”

Thibaut Pinot conferma un buon stato di forma al Tour of the Alps 2018. Malgrado abbia sinora corso solo 11 giorni dall’inizio dell’anno, il capitano della Groupama – FDJ si è mostrato a suo agio nelle prime tappe di questo ultimo appuntamento prima del Giro d’Italia 2018, suo primo grande obiettivo stagionale. All’attacco in entrambe le frazioni disputate sinora, il francese si conferma corridore aggressivo e generoso, oltre ad avere un ottimo feeling con la corsa euroregionale e l’Italia in generale.

Tra i favoriti del giorno visto il suo discreto spunto veloce, nel finale si è fatto sorprendere da Miguel Angel Lopez (Astana), che lo ha anticipato lasciandoselo dietro sino al traguardo. “È stata una volata particolare e pensavo di potermela giocare – ammette – Ma è stata una volata un po’ ferma perché c’era il vento frontale nel finale e non bisognava partire troppo presto. Puntavo alla vittoria di tappa, ma non ci sono riuscito”.

Malgrado i buoni risultati il corridore transalpno ammette come quelle affrontate sinora siano state “due giornate abbastanza frustranti” per la mancanza del risultato. D’altr canto tuttavia “essere pronti per il Giro è importante”, probabilmente anche di più e di questo Pinot si può sentire sollevato. “Mi sento di essere nei tempi, quindi di questo sono contento – commenta a L’Equipe – L’importante è sentirsi bene fisicamente ed essere fresco mentalmente. L’obiettivo di questa stagione era di correre meno per mantenere più serenità. Anche fisicamente mi sento bene e questo è un buon segno per quel che verrà”.

Vincitore di tappa e secondo lo scorso anno nell’ex Giro del Trentino, il francese spera ancora quest’anno di poter fare meglio, pur consapevole che le migliori occasioni siano passate. “Ci credo ancora – rilancia – Restano tre tappe abbastanza difficili, anche se la fuga avrà molte più possibilità di arrivare nei prossimi giorni. Riguardo la generale, ci credo, ma non ci sono più arrivi in salita, quindi sarà diverso. Se dovesse cambiare qualcosa, penso sarà nell’ultima tappa, con un percorso molto duro”.

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