Francia, lettera aperta della Lega Ciclismo al Presidente Macron: “Il ciclismo professionistico è in pericolo”

La Lega Nazionale del Ciclismo francese ha inviato oggi una lettera aperta, firmata anche da Federazione, organizzatori, squadre e corridori, al Presidente della Repubblica, Emmanuel Macron. I soggetti interessati mettono in evidenza le grandi difficoltà che sta affrontando il ciclismo francese, di fatto in lockdown dal termine della Parigi-Nizza a causa della delicata situazione sanitaria. Viene sottolineato come il calendario europeo 2020 fosse per la metà composto da corse francesi, ad inizio stagione le uniche a svolgersi, ma che adesso invece vivono cancellazioni su cancellazioni (con la Parigi – Roubaix ovviamente come l’evento mancante che si è fatto maggiormente notare), nonostante dei protocolli sanitari ritenuti efficaci.

“Il ciclismo professionistico è in pericolo” ammonisce la lettera poiché “le associazioni di volontari che partecipano alla solidità di un tessuto sociale di prossimità sono in angoscia” e rischiano quindi la chiusura. Un altro problema è rappresentato dal fatto che le squadre professionistiche, soprattutto quelle delle categorie inferiori, “sono a rischio chiusura o costrette ad andare all’estero per tentare di rimanere competitive”. In ultimo, sono i corridori a soffrire per questa situazione: “Come preparare correttamente il Tour de France e le corse più importanti in queste condizioni?”.

A loro avviso, il grande equivoco è che il ciclismo non è tra le “discipline duramente colpite dalla pandemia” e quindi non ha accesso a un “sostegno dedicato da parte dello Stato” nonostante la grande crisi attuale. L’auspicio è quello che tutte le autorità politiche “prendano in considerazione la preoccupante vulnerabilità del ciclismo professionistico francese e che si rendano conto della reale gravità della situazione”.

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