AlUla Tour 2024, nuovo nome e alcune novità per il Saudi Tour
Il Saudi Tour diventa AlUla Tour nel 2024. Per la sua quarta edizione, in programma dal 30 gennaio al 3 febbraio, la breve gara a tappe araba sceglie di cambiare nome e di rafforzare il legame con il sito storico e geologico di Al-‘Ula, patrimonio dell’UNESCO, che ha già ospitato alcune tappe delle ultime due edizioni della corsa. Gli organizzatori hanno inoltre svelato il nuovo logo della gara e hanno annunciato che il percorso, che verrà presentato nelle prossime settimane, prevederà tappe adatte sia ai velocisti, che agli scalatori, che ai puncheur, per un tracciato completo e impegnativo che sembra promettere una corsa vivace e spettacolare.
“L’AlUla Tour è emerso come un importante evento locale, regionale e internazionale negli ultimi anni – ha dichiarato Mai Al Helabi, Direttore Generale degli Eventi Sportivi del Ministero dello Sport dell’Arabia Saudita – Non vediamo l’ora di accogliere i migliori ciclisti in uno dei luoghi più unici di questo sport e di mostrarlo al mondo. L’AlUla Tour, insieme ai nostri partner ciclistici globali, sta creando un’eredità in questo Paese, con sempre più persone che hanno accesso a uno sport sostenibile che ispira le persone a muoversi, essere attive e in salute”.
“Il nuovo AlUla Tour promette di portare il ciclismo ad un altro livello quest’anno – le parole di Phillip Jones, responsabile del turismo della Commissione reale per AlUla – Accogliere i talenti e le squadre d’élite dello sport nell’UCI Asia Tour attraverso cinque tappe impegnative mette in mostra il meglio di AlUla come destinazione sportiva. Stiamo per aprire la nostra nuovissima pista ciclabile da 45 chilometri, destinata a diventare una delle piste ciclabili dedicate più belle al mondo. Crediamo davvero che AlUla abbia il potenziale per diventare la capitale del ciclismo dell’Arabia Saudita“.
“L’AlUla Tour porterà i ciclisti non solo attraverso uno dei siti più maestosi del mondo, dove incontreranno uno straordinario patrimonio archeologico, ma anche attraverso i millenni di storia di questo crocevia di civiltà – ha aggiunto Yann Le Moënner, Direttore Generale di A.S.O. – La regione ha quello che serve organizzare una gara di livello mondiale, e il suo percorso impegnativo, punteggiato da salite difficili, promette una gara spettacolare, sia dal punto di vista sportivo che visivo“.
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