Alpecin-Fenix, Van der Poel ragiona sul ciclocross: “Non voglio fare solo cinque corse, ma il calendario sarà limitato”

Mathieu Van der Poel si prepara a una stagione lunghissima. Il corridore neerlandese sarà l’uomo di punta della Alpecin-Fenix per il ciclismo su strada, che dovrebbe ripartire nella seconda metà di luglio per poi entrare nel vivo da agosto, e si impegnerà per mantenere il ruolo di dominatore nel ciclocross, specialità di cui è campione del mondo in carica. Un doppio impegno sicuramente dispendioso, a maggior ragione in un’annata in cui gli appuntamenti su strada più importanti termineranno a fine ottobre per ripartire, come di consueto, a inizio marzo. Con l’attenzione dell’iridato che sarà sicuramente concentrata sulle Olimpiadi di Tokyo, posticipate al 2021, in cui vuole eccellere anche nella mountain bike.

Il classe ’95 ha rivelato le proprie intenzioni in un’intervista a Wielerflits: “Ho detto alla squadra che non mi piace correre solo cinque prove di ciclocross in inverno. Mi sembra troppo poco, non credo ne valga la pena. Il mio calendario invernale sarà molto limitato, purtroppo. Spero di poter partecipare a tutte le grandi corse, ma le limiterò per lavorare poi ai mondiali”. L’asso neerlandese ha poi ammesso che probabilmente non inizierà la stagione di ciclocross fino a dicembre, dopo essersi impegnato in quella su strada.

Van der Poel ha poi parlato di quanto sia stato importante il contributo alla causa del ciclocross portato da lui e dall’amico-rivale Wout Van Aert: “Non credo proprio potrò fare il Koppenbergcross del 31 ottobre. Sarà un periodo incredibilmente intenso per le competizioni. Devi fare un ottimo programma per assicurarti di essere al meglio per la Coppa del Mondo, altrimenti non hai energie per vincere. Penso che io e Wout abbiamo portato avanti l’interesse per il ciclocross dopo il periodo Nys-Albert. Tutti temevano che la gente si sarebbe allontanata da questa specialità, ma abbiamo dimostrato il contrario”.

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