Adriatica Ionica Race 2022, Christian Scaroni: “Una vittoria speciale. Non so nemmeno io dove trovo le motivazioni”

Giornata speciale per Christian Scaroni alla Adriatica Ionica Race 2022. Ancora in stallo vista la situazione della GazpromRusvelo, il corridore bresciano si porta oggi a casa la prima vittoria da professionista trionfando nella tappa di apertura della corsa interregionale con la maglia della nazionale. Un colpo di mano quello del 24enne lombardo, che nel finale si avvantaggia assieme ad altri quattro uomini per poi regolare il gruppetto allo sprint, andando ovviamente anche ad indossare la prima maglia di leader della corsa.

“È una vittoria speciale per me e per la nazionale – commenta dopo il traguardo, pensando soprattutto alle difficoltà che sta incontrando da quando l’UCI ha deciso di revocare la licenza alla sua squadra. Abbiamo corso con una grande spinta interiore. Sinceramente non so nemmeno io dove trovo le motivazioni, ma noi corridori abbiano sempre fame di successi e sappiamo superare i nostri limiti. Pensare che mi sono preparato da solo visto che da aprile non ho più un preparatore e mi baso sulle mie sensazioni”.

Un’altra opportunità colta a pieno dai corridori della ormai ex formazione russa, che vengono regolarmente convocati dal CT Daniele Bennati, togliendosi soddisfazioni importanti e consentendo anche di mantenere alta l’attenzione sulla loro situazione, nonché anche l’interesse per tesserarli visto che attualmente sono da considerarsi purtroppo disoccupati. “I ragazzi sono fantastici, sentiamo di rappresentare una nazione e questo ci motiva – aggiunge – Anche i pistard ci supportano e fanno sentire il loro appoggio”.

Per quanto riguarda le sue possibilità, proverà chiaramente a fare del suo meglio, ma non è l’uomo di riferimento del team, in particolare domani – Giovanni Carboni è uno che va bene in salita. Domani, sul Monte Grappa, capiremo come stiamo. Non correndo da 50 giorni non è semplice tenere queste andature. Eventualmente, se dovessimo pagare dazio, penseremo ad alte tappe”.

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