Ciclomercato, Woods sul suo futuro: “Sono in contatto con due squadre”

Michael Woods si guarda attorno per il 2018. Il trentenne, alla sua seconda stagione in un WorldTeam, sta provando sulla sua pelle la crisi economica in cui versa la Cannondale – Drapac e, nonostante la campagna di crowdfounding promossa dal team americano stia iniziando a dare frutto, la situazione è ancora immersa nell’incertezza. Il canadese ha confessato di aver trovato un ambiente ottimale all’interno della compagine a stelle e strisce e che sarebbe lieto di continuare la sua avventura alla corte di Vaughters, ma le circostanze lo obbligano a cautelarsi e a pensare prima di tutto a se stesso.

Vorrei poter rimanere – esordisce Woods ai microfoni di Velonewsma ho iniziato a parlare con due squadre che mi convincono. Al momento mi sento bene, è un problema che non si sta rivelando particolarmente doloroso”, confortato dalle buone prestazioni alla Vuelta e dai contatti che si capisce essere concreti. “Non mi posso permettere di aspettare due settimane come Uran perché non ho colto il secondo posto al Tour” prosegue il canadese, conscio del fatto che a fine agosto i roster delle squadre per l’anno seguente sono quasi pieni. “Ciò che al momento posso fare è concentrarmi sulle mie prestazioni e sperare che le squadre con cui sono in contatto mi diano delle risposte”, confessa con chiarezza d’intenti.

L’ex specialista dell’atletica leggera si augura prima di tutto che la situazione possa risolversi per il meglio: “Sarebbe bello se la squadra sopravvivesse – continua Woods – E’ triste pensare che la squadra possa sciogliersi perché sento di aver trovato un ambiente che mi fa sentire come a casa”, evidenziando poi come l’incertezza e il nervosismo possano incidere sullo stato d’animo con cui si approccia una corsa: “È frustrante impegnarsi a cercare una squadra proprio quando sto combattendo per la generale”, commenta. L’avvio positivo dell’attività di crowdfounding sembra poter dare una piccola speranza alla squadra e Woods legge questo andamento come “un’indicazione di quanto sia significativa la squadra per i tifosi”.

Il portacolori della Cannondale – Drapac si racconta anche sul lato prettamente sportivo, commentando le buone prestazioni delle quali è stato autore nelle ultime uscite. La classifica generale non è, al contrario di quanto si possa pensare, l’obiettivo principale del canadese. “Sono venuto qui per vincere una tappa e un buon piazzamento in generale viene in seconda battuta” commenta Woods il quale, alla luce dell’evoluzione della corsa, sta invertendo l’ordine degli obiettivi: “Dato che perdo solamente 30 secondi dal terzo, stiamo spostando l’attenzione sulla generale”, fa sapere. L’incognita più grande risiede nella scarsa esperienza del corridore che, nonostante sia vicino a spegnere la trentunesima candelina, non si è mai trovato in una situazione simile: “Non ho mai lottato per la classifica in una corsa di tre settimane e non sono sicuro di come il mio corpo risponderà nei prossimi giorni. Sono cautamente ottimista”, chiude il trentenne.

 

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