CicloMercato, si restringe il campo delle pretendenti per Albert Withen Philipsen: “In ballo sono rimaste Ineos, UAE, Lidl-Trek e Bora-hansgrohe”

Il nome di Albert Withen Philipsen sta rimbalzando in tutto il mondo del ciclismo da settimane. Il giovanissimo talento danese è esploso in tutto il suo fulgore ai Mondiali di Glasgow 2023, vincendo la prova in linea su strada e la gara di cross country di Mountain Bike, nella categoria Juniores. Da lì in poi, si sono susseguite le voci di CicloMercato che lo riguardano, tanto che per lui sembra essersi scatenata una battaglia a colpi di offerte e controfferte. Inizialmente, si era detto che fossero ben 11 le squadre WorldTour che lo volevano, ma nelle ultime settimane il campo sembra essersi ristretto.

Withen Philipsen è assistito da Alex Carera ed è proprio l’agente a rivelare i contorni della vicenda di CicloMercato che riguarda il 17enne danese: “La situazione è chiara. Sono rimaste quattro squadre ad avere la possibilità di mettere sotto contratto Albert – le parole di Carera rilasciate ad Ekstra Bladet – Queste sono Ineos Grenadiers, Lidl-Trek, Bora-hansgrohe e UAE Team Emirates“. Spiccano quindi le assenze, nella lista ristretta di pretendenti, di Jumbo-Visma e Alpecin-Deceuninck, che parevano accreditate, almeno quante le altre, nella corsa al talento nordico.

Carera sottolinea che ci sono delle condizioni che peseranno nella scelta finale, che dovrebbe peraltro compiersi entro la fine del 2023: “Una è il fatto che la squadra abbia uno sponsor a lungo termine. Abbiamo bisogno di certezze. La seconda è che l’allenatore di Albert, Barry Augustyn, si muova insieme al corridore. Lui non è solo un allenatore, ma è anche importante per l’aspetto mentale. Il terzo punto riguarda il ruolo nella squadra e il quarto è la Mountain Bike. Perché Albert non dovrà solo correre su strada, ma anche in MTB“.

Quali le prospettive? “Philipsen passerà professionista nel 2025 – ancora Carera – Ma l’idea è quella di fare i primi sei mesi della stagione con una squadra di sviluppo e i sei mesi successivi nell’organico WorldTour”. Questo potrebbe essere un altro aspetto dirimente, dato che, ad esempio, la Ineos al momento non ha una “sua” squadra di sviluppo.

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