Bergen 2017, Cassani: “Abbiamo cercato di vincere, anche se non eravamo i favoriti”

Non hanno tardato i commenti di Davide Cassani circa la prova dell’Italia al Mondiale di Bergen 2017. Diviso tra un pizzico di rammarico e la soddisfazione per una gara ben condotta, il commissario tecnico ha espresso i suoi giudizi ai microfoni della Rai non appena terminata la corsa. In primis, Cassani interviene sugli azzurri che hanno recitato un ruolo da primi attori questo pomeriggio.

Moscon, come al solito, è stato fantastico – è il suo primo pensiero – Dal modo in cui l’ho visto rientrare dalla caduta ho capito era in giornata super. Trentin, invece, si è fatto trovare pronto come capitano e meritava un posto sul podio”. Il rammarico numero uno del romagnolo riguarda la gestione dell’attacco promosso da Alaphilippe e Moscon, in cui il primo ha preferito staccarsi di ruota l’azzurro per cercare di tagliare il traguardo in solitaria: “È un peccato che Alaphilippe e Moscon non siano riusciti a portare la loro azione fino in fondo: senza un comune accordo davanti, le squadre hanno tempo per riorganizzarsi”, prosegue Cassani.

Il percorso non era dei più selettivi e il ct sapeva bene che l’esito più probabile della prova sarebbe stato uno sprint con poche decine di contendenti. “Quando ho visto per la prima volta il percorso dissi che sarebbero arrivati 30 corridori assieme, perché su una salita come quella di oggi è difficile far selezione – ricorda – Nel ciclismo moderno si sta bene a ruota su salite come questa di Bergen”.

Un percorso e una corsa che, stando al giudizio di Cassani, la squadra italiana ha interpretato bene: “Abbiamo corso nell’unico modo in cui era giusto fare. Abbiamo cercato di vincere, anche se non eravamo i favoriti. Squadre come il Belgio, con campioni olimpici o mondiali al loro interno, non sono riuscite a fare granché”, aggiunge il cinquantaseienne. La sentenza conclusiva del selezionatore è positiva, ma nasconde grande amarezza. “Ci siamo comportati bene, non eravamo i favoriti, ma sapevamo di avere una buona squadra. Il quarto posto non ci soddisfa. In ogni modo complimenti ai ragazzi, che hanno corso da squadra. Non posso recriminare loro nulla”, conclude Cassani.

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