Team Sky, Richard Freeman commenta la sentenza: “Mai dopato un corridore in vita mia”

Richard Freeman si dice molto deluso dalla sentenza che l’ha giudicato colpevole. L’ex medico d iTeam Sky (attuale Ineos Grenadiers) e federazione britannica è stato infatti dichiarato colpevole dal General Medical Council di aver ordinato testosterone sapendo che sarebbe stato somministrato a un corridore. Il medico britannico, che in passato aveva già ammesso di aver ordinato il testosterone dopo aver inizialmente negato, ha parlato per la prima volta della sentenza dalle pagine del Daily Mail. Il medico britannico ha respinto le accuse di aver dopato un corridore, dicendosi lontano da quel mondo, spiegando che non esistono prove di corridore dopati (cosa peraltro affermata anche dal team Ineos nel commentare la vicenda).

“È molto deludente – ha esordito – Incredibile. Io non ho mai dopato un corridore in vita mia. Ancora non ho visto una prova di chi sia questo fantomatico corridore. Accetto che ci siano persone che non mi credono, diranno che ho mentito e ho cambiato la mia versione e non possono fidarsi di quello che dico. Ho ammesso di aver detto quelle bugie. Sì, ho meritato il processo, ma posso dire con la coscienza pulita di non aver ordinato il Testogel sapendo o credendo che fosse per imbrogliare. […] Sono ancora sotto shock per questa sentenza. Ho fatto tanti errori, ma non sono un medico del doping”.

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