Un altro capitolo si aggiunge alla epopea del Team Sky. Richard Freeman, l’ex medico della squadra britannica e della propria federazione, ha rifiutato di partecipare a un’udienza per difendere le accuse di due violazioni delle regole antidoping, secondo quanto riportato dal Times. Significa che Freeman, che aveva perso l’appello all’Alta Corte per la revoca della licenza medica lo scorso gennaio, ora rischia una squalifica per doping di quattro anni. A seguito dell’appello perso, Freeman avrebbe dovuto partecipare a un’udienza dell’Agenzia antidoping britannica il mese scorso. Tuttavia, il quotidiano riporta che Freeman aveva “informato la UK Anti-Doping (UKAD) che non si sarebbe presentato”.
Le accuse a carico di Freeman risalgono alle consegne di cerotti al testosterone datate 2011, che nel corso degli anni non è riuscito a spiegare in modo convincente, cambiando più volte versione in merito all’uso che ne veniva fatto. Ora, l’UKAD dovrà comunque portare delle prove all’Agenzia Antidoping. In caso di successo, tuttavia, la squalifica infliggerebbe un notevole danno reputazionale sia alla Federazione che al Team Sky anche perché si tratterebbe della prima sanzione per un membro della squadra di David Braislford.
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