6 Giorni delle Rose 2020, prima gara internazionale su pista dopo il lockdown

È stata presentata ufficialmente la 6 Giorni delle Rose 2020. In programma dal 30 luglio al 4 agosto, la manifestazione di ciclismo su pista, che si svolge tradizionalmente al Velodromo “Attilio Pavesi” di Fiorenzuola d’Arda (Piacenza), quest’anno festeggia la sua 23ª edizione e rappresenterà la prima gara internazionale su pista del calendario UCI dopo il lockdown. Non cambia, rispetto alle passate edizioni, il programma, con le gare di classe 1 UCI alternate a quelle della tradizionale 6 Giorni a coppie maschile, mentre le donne si misureranno in gare di classe 1.

Sono in programma, sia per gli uomini che per le donne, omnium, velocità, km da fermo (500 metri per le donne) corsa a punti e madison di classe 1 per Elite, gare alle quali si aggiunge anche lo scratch Under 23, sia nella versione maschile che femminile. La classifica della tradizionale 6 Giorni a coppie, invece, sarà composta da prove di madison e giro lanciato, i cui punti si sommeranno anche a quelli della madison di classe 1 UCI, andando a definire una classifica a parte che assegnerà punti UCI validi per il ranking internazionale della madison.

“Abbiamo coraggio per proseguire e ottimismo – le parole di Claudio Santi, anima organizzativa della manifestazione – sarà un’edizione speciale, particolare e bellissima. Quest’anno finiremo il 4 agosto, giorno in cui nel 1932 Attilio Pavesi vinse le Olimpiadi di ciclismo. Inoltre, il 4 agosto 1998 fu il giorno di apertura della prima edizione della Sei Giorni delle Rose, un film poi proseguito ogni anno a Fiorenzuola. Speriamo di chiudere bene questa edizione con i fuochi di artificio, poi ovviamente siamo scrupolosi nell’osservare in ogni momento tutte le regole. Abbiamo la fortuna di avere al nostro fianco il Comune di Fiorenzuola, che da un lato è il controllore e dall’altro ci supporta. La nostra 6 Giorni sarà la prima gara internazionale al mondo dopo lo stop per il Coronavirus, accoglieremo corridori da quindici paesi diversi”.

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