Mondiale CX Bogense 2019, Sanne Cant ancora regina tra le donne. Sul podio Brand e Vos

Sanne Cant conferma il suo strapotere nella disciplina facendo sua la prova femminile dei Mondiali di Ciclocross di Bogense. La 28enne belga ha fatto il tris consecutivo, dopo aver già vinto a Bieles nel 2017 e a Valkenburg lo scorso anno, dominando la prova sul circuito danese. Sul podio insieme alla due volte vincitrice della Coppa del Mondo sono terminate le due neerlandesi Lucinda Brand e Marianne Vos. Per la portacolori della IKO-Beobank si tratta inoltre della sesta medaglia in carriera tra le Elite in una rassegna iridata. Prima di questa tripletta aveva infatti ottenuto due bronzi (Koksijde 2012 e Zolder 2016) e un argento, a Tabor nel 2015.

Le prime fasi della prova hanno visto subito muoversi la Vos, mentre la connazionale Brand è stata rallentata da una scivolata nel corso della prima tornata ed è stata costretta a una faticosa rimonta. Al termine del primo giro si è formato un quartetto al comando, comprendente le neerlandesi Annemarie Worst, Denise Betsema, Marianne Vos e la campionessa in carica Sanne Cant, con la belga Ellen van Loy, la svizzera Jolanda Neff e Lucinda Brand attardate di dieci secondi. Soltanto Jolanda Neff riesce a riportarsi sotto nel corso del terzo giro, mentre la Brand corona l’inseguimento durante il terzo, quando al comando restano sei atlete.

Gli ultimi tre giri vedono le neerlandesi Betsema, Worst, Vos e Brand – che nel frattempo è incappata in una seconda scivolata senza conseguenze – braccare la rivale belga, che non riesce a fare il vuoto nonostante un paio di progressioni. A questo punto è proprio Lucinda Brand a provarci in contropiede, ma la Cant è lesta a saltare sulla sua ruota, con la Vos che perde qualche metro ma riesce, pur a fatica, a riportarsi sotto. L’inizio dell’ultima tornata vede la campionessa in carica disporre di 6” di vantaggio sul tandem neerlandese al suo inseguimento. Nonostante un forcing disperato, Lucinda Brand non riesce a rifarsi sotto, pur arrivando ad appena 4” dalla rivale che, grazie a una perfetta conduzione del mezzo e senza mai commettere sbavature tecniche, centra un’altra meritatissima medaglia d’oro.

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