Mondiali Zurigo 2024, Wout Poels non viene convocato dai Paesi Bassi e ci resta male: “Potrei fare meglio di alcuni di quelli chiamati”
I Paesi Bassi hanno diramato le convocazioni per i Campionati Mondiali di Zurigo 2024. La squadra arancione può vantare l’iridato in carica, Mathieu van der Poel, e per questo avrà a disposizione nove posti in gruppo, rispetto al massimo, 8, previsto per le altre Nazionali di punta. Delle nove maglie da distriburire, però, nessuna finirà addosso a Wout Poels. Il quasi 37enne scalatore della Bahrain Victorious, che vanta 24 successi in carriera, fra cui una Liegi-Bastogne-Liegi, non è stato infatti convocato dal Commissario tecnico neerlandese, Koos Moerenhout, nonostante il percorso della prova in linea sembri essere abbastanza adatto a lui.
Oltre a VDP, i Paesi Bassi avranno in gara Bart Lemmen, Wilco Kelderman (Visma|Lease a Bike), Sjoerd Bax (UAE Emirates), Sam Oomen, Bauke Mollema, Daan Hoole (Lidl-Trek), Frank van den Broek (dsm firmenich-PostNL) e Oscar Riesebeek (Alpecin-Deceuninck), compagno di squadra proprio di Van der Poel. Niente Poels, quindi: “Eppure io sono uno che può essere presente nel finale, su un percorso così. Non tutti possono dire di poterlo fare. E non ho mai chiesto di avere un ruolo di riferimento per questo Mondiale”.
Poels aggiunge: “Ho fatto un periodo di allenamento in altura a metà agosto, finalizzato anche al Mondiale – le parole del corridore della Bahrain Victorious affidate a WielerFlits – Per me quello era un obiettivo stagionale. Non voglio puntare il dito contro nessuno, ma con un percorso con tutto quel dislivello, posso fare meglio di alcuni dei corridori che sono stati selezionati. È un peccato, perché volevo proprio tornare a vestire i colori arancioni. Sarò arrabbiato per più di qualche giorno, ma almeno correrò le classiche italiane d’autunno. Mi concentrerò su quelle”.
Il Ct neerlandese, Koos Moerenhout, chiamato in causa indirettamente da Poels, risponde: “Ci sono vari motivi per cui ho scelto quei nove nomi. Per certi versi, il percorso di Zurigo 2024 richiama la Liegi, ma per altri è più vicino a una Amstel Gold Race. Mi aspetto una corsa molto aperta e per questo devo trovare un bilanciamento in squadra. Ognuno deve avere il suo ruolo e non voglio chiamare troppi corridori con le stesse caratteristiche. È sempre una scelta difficile, perché devi guardare non solo ai nomi, ma anche ai compiti da svolgere”.
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