Vacansoleil, arrivano accuse anche contro Hoogerland e Carrara per l’uso di TUE non necessarie – La squadra si difende: “Nessun falso né violazione UCI”

Non solo Lieuwe Westra? Secondo quanto riportato da AD, alla Vacansoleil non ci sarebbe stato solo Westra a sfruttare il sistema delle Autorizzazioni ad Uso Terapeutico. Dopo la confessione dell’ex campione nazionale a cronometro, infatti, il quotidiano ha provato a ricostruire la vicenda, entrando in contatto con un massaggiatore della squadra all’epoca dei fatti. Secondo quanto svelato da questa fonte sarebbero dunque stati molti i corridori a richiedere i certificati medici, anche quando non necessari, per poter assumere cortisone al momento desiderato.

In particolare vengono fatti i nomi di Johnny Hoogerland e Aart Vierhouten, due tra i corridori più rappresentativi della squadra, che avrebbero dunque usufruito di esenzioni per l’assunzione di corticoidi per curare infortuni non esistenti. Accuse che comunque hanno entrambi subito negato e per le quali al momento si resta nel campo delle speculazioni.

Nella sua inchiesta AD nomina inoltre anche Matteo Carrara, che nella squadra batava ha corso a fine carriera, dal 2009 al 2012. Secondo quanto riportato dal giornale infatti, il corridore italiano avrebbe partecipato alla Vuelta a España 2009 con una TUE, di cui il medico sociale Peter Janssen non era a conoscenza, e con un tasso di cortisolo molto basso. In seguito al rifiuto del team manager Daan Luijkx di fermare il corridore, Janssen rassegnò le sue dimissioni, ma la dirigenza della squadra si difende spiegando che nessun certificato è stato falsificato e che non c’è stata alcuna violazione delle regole UCI. Nel caso specifico del corridore italiano, Luijkx cita inoltre problemi al ginocchio che ne condizionarono la resa durante al corsa iberica.

Al momento non esistono dunque prove o conferme di quanto anticipato dal quotidiano neerlandese, se non la confessione di Westra, che nei giorni scorsi aveva ammesso di utilizzare certificati anche quando non necessari, con il tacito accordo della squadra.

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