Tadej Pogacar traccia un bilancio particolarmente positivo al termine della sua prima stagione nel World Tour. La stagione dello sloveno era cominciata a febbraio con la vittoria della Volta ao Algarve ed era proseguita a maggio con la vittoria del Giro di California, che aveva fatto del corridore della UAE Emirates il più giovane a conquistare una corsa World Tour (record poi battuto da Remco Evenepoel alla Clásica San Sebastián). La crescita del classe ’98 era poi proseguita a fine estate con la prima partecipazione a un grande giro, concluso concluso con il terzo posto alla Vuelta a España conquistata dal suo connazionale Primoz Roglic. Un risultato che ha portato il ventunenne a puntare già sul 2020.
“Non me l’aspettavo, ma credo che non se l’aspettasse nessuno – ha commentato a The National riguardo alla sua stagione, esaltata anche dal team manager della sua squadra, Mauro Giannetti – Mi sono sorpreso quasi in ogni corsa. È stata una stagione incredibile, sia per me che per la squadra. Spero che la prossima stagione possa essere simile a questa, o persino migliore. La stagione prossima sarà molto pesante a causa delle Olimpiadi e dei Campionati del Mondo. Ogni corsa è adatta a me, quindi dovrò scegliere a quali corse partecipare”.
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