Trek-Segafredo, Giulio Ciccone torna a parlare dello sfortunato 2020: ” Il giorno più brutto non è stato quello della positività al Covid, ma il ritiro dal Giro”

Giulio Ciccone ripercorre la sua stagione 2020. Dopo aver presentato il programma per il 2021, anno nel quale, tra le altre cose, lo scalatore abruzzese farà l’esordio alla Vuelta a España rivestendo i gradi di capitano, il corridore della Trek-Segafredo ha parlato della scorsa annata, particolarmente sfortunata per lui dal punto di vista fisico. Il 26enne è stato infatti prima colpito dal Covid-19 a settembre, poi è stato costretto al ritiro dal Giro d’Italia per una bronchite a ottobre e, infine, a novembre ha subito un’operazione per correggere il setto nasale. Tanti problemi fisici che hanno inevitabilmente condizionato la stagione dello scalatore abruzzese, che era iniziata con una bella vittoria al Trofeo Laigueglia a febbraio.

“Sicuramente la vittoria al Laigueglia è stato un momento importante – ha dichiarato Ciccone – Era qualcosa che aspettavo da mesi, per me quella è la giornata più bella. Il giorno più brutto non è stato quello della positività al Covid, ma il ritiro dal Giro. La positività poteva capitare a tutti, mentre il ritiro dal Giro è stato difficile dal punto di vista mentale e fisico”.

“Nel mio carattere c’è sempre grinta e voglia di fare, anche quando la condizione non è al massimo – ha proseguito il 26enne, parlando sempre del ritiro dalla Corsa Rosa – Sapevo che, con la salute, nel giro di qualche tappa o settimana sarei potuto riuscire a fare qualcosa di buono. Ho avuto giornate in cui la condizione stava crescendo e sembrava arrivare. Ad esempio, nella tappa che ha vinto Ganna mi ricordo che avevo fatto una buona azione e stavo ritrovando buone sensazioni. Sapevo di poter tornare competitivo, ma quando ci si mette di mezzo la salute, non puoi fare niente, anche se la gamba c’è“.

Riguardo ai problemi fisici, l’abruzzese ha parlato del suo intervento al setto nasale a cui si è sottoposto a fine stagione: “Erano anni che dovevo fare questo intervento, quindi ho deciso di farlo quest’anno. Sinceramente avevo anche un po’ paura di fare intervento, ma sto riscontrando tanti vantaggi e benefici, a partire dalla respirazione in bici, che prima dal naso era quasi la metà, dal naso entrava poco o niente. Ma anche nel recupero, nel sonno, sto riscontrando grandi vantaggi, ma non ho ancora raggiunto l’apice del beneficio, sono ora al 60%. Ho rotto il naso in due occasioni, da piccolo e poi nel 2015, nell’ultima tappa del Tour de l’Avenir“.

A settembre, invece, c’era stata la positività al Covid-19, che aveva interrotto la preparazione del 26enne per Mondiali e Giro d’Italia. Proprio a causa di questa brutta esperienza, Ciccone ha dichiarato di essere favorevole al vaccino: “Il virus ormai fa parte dei nostri giorni e della nostra vita e, anche se io ho passato già questa brutta esperienza, la mia intenzione è vaccinarmi. Sono favorevole“.

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