Tirreno-Adriatico 2018, Colbrelli lascia pensando alla Sanremo

Sonny Colbrelli non correrà la crono finale della Tirreno – Adriatico 2018. Una decisione precauzionale per cercare di preservarsi il più possibile in vista della Milano – Sanremo in programma domenica 17 marzo, che rappresenta uno dei suoi grandi obiettivi stagionali. Rallentato da alcuni problemi respiratori nei giorni scorsi, il corridore della Bahrain – Merida preferisce dunque evitarsi, decisione chiaramente condivisa con lo staff medico e sportivo del team, uno sforzo nel quale non avrebbe comunque nessuna possibilità di fare risultato, ma soprattutto si evita così freddo e altre intemperie.

“Oggi non partirò nella tappa finale della Tirreno-Adriatico – scrive sui social, spiegando la sua decisione – Nei giorni scorsi ho sofferto per un po’ di bronchite e in accordo con la squadra abbiamo preso questa decisione, la migliore per recuperare e prepararsi al meglio per la Milano – Sanremo”.

Regolarmente a ridosso dei dieci negli ultimi cinque anni, l’ex corridore della Bardiani – CSF vanta un sesto posto, nel 2014, come miglior risultato. Dopo il lungo apprendistato nel #GreenTeam lo scorso anno è passato alla formazione emiratina, potendo così continuare la sua crescita con numerose altre corse di primo piano che ne hanno accresciuto l’esperienza e sviluppato ancor più la resistenza. Affermatosi ormai come uno dei corridori da classiche più interessanti, in questa campagna di primavera il 27enne lombardo vuole dunque andare a caccia della consacrazione.

Vincitore di tappa al Dubai Tour, nell’impegnativo arrivo di Hatta Dam, nelle prime classiche europee ha subito dimostrato di potersela giocare con i migliori conquistato un ottavo posto alla Omloop Het Nieuwsblad e il terzo alla Kuurne – Bruxelles – Kuurne. Soprattutto, in entrambi i casi, quando la corsa è entrata nel vivo Colbrelli c’era, seguendo gli attacchi dei migliori. Di buon auspicio anche per la Classica di Primavera, che lo scorso anno lo vide spendere invano molte energie per cercare di resistere all’attacco decisivo di Peter Sagan sul Poggio.

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