Sonny Colbrelli si racconta un anno dopo che il suo cuore ha finito di battere: “Da lì si è fermata la mia vita, ma allo stesso tempo è cambiata”

Mentre ieri sul traguardo di Sant Feliu de Guixols andava in scena il primo scontro tra Primoz Roglic Remco Evenepoel della Volta a Catalunya 2023, la mente di molti è andata a cosa era successo nel 2022 in fondo a quello stesso rettilineo. Proprio un anno fa, il 21 marzo 2022, infatti, il cuore di Sonny Colbrelli ha smesso improvvisamente per un attimo di battere, al termine della prima frazione della corsa catalana. Fortunatamente e grazie al tempestivo intervento dello staff sanitario, il bresciano e ancora con noi e oggi, come ha scritto lui stesso sui social, può festeggiare il suo “secondo compleanno”.

Il Cobra ancora non ha abbandonato il mondo del ciclismo e, mentre si prepara a diventare direttore sportivo, si è raccontato in questo triste e, allo stesso tempo, felice anniversario ai microfoni di Eurosport: “Chi si dimentica quel 21 marzo? Da lì si è fermata la mia vita, ma allo stesso tempo è cambiata. Quando mi sono svegliato in ospedale e mi hanno detto quello che era successo, la prima cosa che ho pensato è stato Eirksen: io seguo il calcio e chi non ha vissuto la sua esperienza”. Il riferimento è al calciatore danese che ha sofferto un arresto cardiaco durate gli Europei di calcio 2021.

“Ho cercato il suo numero – ha continuato il classe 1990 – Dopo alcuni giorni sono riuscito ad averlo e gli ho scritto un messaggio, quasi impaurito, e lui subito con un messaggio mi ha detto ‘se aspetti dieci minuti esco dallo spogliatoio e ti richiamo’. Quando ti scrive un grande campione, dopo quello che gli è successo, e lo vedi lì che gioca al Manchester City, per me è una grande gioia e mi ha dato la forza di andare avanti, anche se non sarò più corridore

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