Tirreno-Adriatico 2018, Cataldo omaggia Scarponi: “Per me questa corsa era qualcosa di personale”

Dario Cataldo grande protagonista della quinta tappa della Tirreno – Adriatico 2018. Partito sin dalle prime battute di gara, il corridore della Astana ha voluto omaggiare Michele Scarponi al meglio delle sue possibilità, con una corsa generosa e aggressiva che lo ha visto in testa fino a pochi chilometri dal traguardo. L’abruzzese si è dovuto arrendere al rientro del gruppo, ma ha voluto spingere la sua azione fino alla fine, continuando a dare tutto anche quando ormai il suo vantaggio era esiguo, senza mai girarsi. Consapevole che la tappa non era certo ideale per le sue caratteristiche, questo era il suo modo di omaggiare il suo ex capitano.

“L’obiettivo era di fare la corsa e provare a giocarmi le mie carte – spiega dopo l’arrivo – Volevo provare ad andare in fuga e vedere se era possibile per me fare qualcosa così. Sapevo che il finale non era molto adatto a me, essendo più per specialisti, ma volevo in ogni caso dare il 100% fino alla fine”.

Il risultato dunque contava fino a un certo punto, la cosa più importante era correre in e per nome di Michele Scarponi affrontando la corsa in maniera sincera e generosa, senza lesinare alcuno sforzo, come l’Aquila di Filottrano avrebbe certamente apprezzato. “Per me questa corsa era qualcosa di più personale, non era solo una corsa – ammette – Era il mio modo per onorare Michele Scarponi”.

Dai suoi occhi, dalla sua pedalata e dalla sua determinazione, si è visto quanto l’omaggio fosse sentito. E tutto il pubblico, lungo gli oltre 150 chilometri di fuga lo ha applaudito ancora più forte proprio per questo motivo. Vedere una maglia Astana in testa proprio in occasione della tappa a lui dedicata, ha commosso nuovamente tutti coloro che Michele Scarponi lo ammiravano e apprezzavano (e continuano tuttora a farlo).

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