Team INEOS, l’esordio di Andrey Amador: “Devo tutto alla Movistar, ma avevo bisogno di nuovi stimoli”

Dopo un lungo tira-e-molla di CicloMercato, Andrey Amador ha lasciato la Movistar per accasarsi al Team INEOS. E proprio in questi giorni, allo UAE Tour 2020, sta vivendo la sua prima esperienza agonistica con la nuova maglia. Per il costaricense un capitolo completamente nuovo, dopo undici stagioni trascorse con la formazione spagnola (nove con la Movistar e le due precedenti con l’allora Caisse d’Epargne). Il 33enne caraibico è arrivato a rinforzare una squadra che è già una corazzata e nella corsa emiratina sta condividendo la strada con Chris Froome, rientrato alle corse proprio in questa occasione, dopo l’incidente della scorsa estate.

“I modi in cui è maturato l’addio dalla Movistar non sono stati dei migliori – le parole di Amador in un’intervista rilascia a Marca – Ma a loro devo tutto, mi hanno sempre sostenuto e li porterò nel cuore. Però, dopo 11 anni, stavo cercando nuovi stimoli e nuovi compagni. Non mi avrebbe fatto male restare alla Movistar, ma per me era necessario cambiare”. In questi giorni di gara è tutto una novità per il costaricense: “Froome? Mi sembra una persona molto calma e disponibile, mi sta aiutando ad ambientarmi. Le prime impressioni con lui sono buone, così come quelle con Salvatore Puccio e Michal Golas, che sono in questa squadra da tanto tempo. Ho chiesto loro due mesi per parlare un buon inglese, credo che farò molto bene”.

Dal punto di vista del ruolo in squadra, Amador ha le idee chiare: “Le corse non cambieranno granché rispetto a quelle che facevo con la formazione spagnola. Non sono venuto in Ineos per vincere, sono una persona che non vince quasi mai, quindi il mio ruolo sarà quello di aiutare i capitani nelle grandi gare. Penso di potermi adattare alla perfezione e svolgere un ruolo importante: sono molto motivato  ed è questo, affrontare sfide del massimo livello, quello di cui avevo bisogno”.

Amador negli Emirati condivide la stanza con un altro debuttante in squadra, Carlos Rodríguez: “Ci conosciamo poco, ma posso già dire che è una persona eccezionale e sono convinto potrà contribuire in modo importante al rendimento della squadra. Quanto a Froome, siamo tutti contenti che sia in gara. E penso davvero che abbia la possibilità di fare qualcosa di grande al Tour de France 2020. La cosa interessante è che qui ci sono altri campioni, come Egan Bernal e Geraint Thomas, che sanno già cosa significhi vincere e possono rifarlo. Di chiunque si parli, il Team INEOS è il favorito”. Differenze già riscontrate? “Si parla molto di tutto quel che ci sarebbe dietro questa squadra, ma alla fine non ho notato così tanto: forse sono più attenti all’aspetto dell’alimentazione, ma il resto è simile”.

Quanto ai programmi futuri, Amador vorrebbe essere al via del Giro d’Italia 2020 e guarda ai Giochi olimpici di Tokyo 2020, anche se in Costa Rica puntano parecchio sul giovane Kevin Rivera: “Vedrò gara per gara, l’importante è che io sia di nuovo felice e che faccia parte della squadra in cui avrei voluto essere, dopo aver vissuto un grande periodo con la Movistar, che sarà sempre la mia casa”.

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