Team DSM, Jai Hindley sul Giro: “Avrei voluto avere più libertà ma capisco la decisione del team. Il prossimo anno voglio tornare”
Jay Hindley vuole tornare al Giro d’Italia. Il corridore australiano, grande sorpresa dell’edizione di quest’anno grazie al suo secondo posto alle spalle di Tao Geoghegan Hart, è determinato a tornare sulle strade italiane, magari per salire sul gradino più alto del podio. Il 24enne del Team DSM (la nuova denominazione a partire dal 2021 della Sunweb) ribadisce il suo amore per l’Italia e per la Corsa Rosa e rivela di voler diventare, definitivamente, un uomo da grandi corse a tappe. Nel 2021 dovrebbe, quindi, sulle strade italiane con la speranza di avere carta bianca da parte della sua squadra, l’unico suo rimpianto di un’edizione 2020 da incorniciare.
“È ancora difficile comprendere esattamente tutto quello che è successo ma è stato fantastico – le parole del 24enne australiano intervistato a RadioCorsa – Quando ripenso ad alcune tappe e riguardo alcune foto, ripercorro quello che è stato e mi rimangono bellissimi ricordi del Giro. Non so come mai ma è vero che quest’anno c’è stato un salto di qualità per me. Credo sia un insieme di tanti motivi, tanti anni di duro lavoro che hanno iniziato a pagare. Poi non è una cosa che sia successa da un giorno all’altro, al ciclismo ho dedicato tutta la mia vita, non è una cosa totalmente inaspettata per me, forse lo è per chi non mi conosceva. Qualcuno vedendomi tra i primi al Giro ha pensato ‘ma da dove esce fuori questo ragazzo?’. Ma io ripeto faccio questo mestiere da sempre e ora finalmente stanno arrivando i frutti. Certo che mi piacerebbe tornare ad indossare la maglia di leader di un Grande Giro, è quello per cui mi alleno e lavoro da sempre. Di certo l’ultima volta non me la sono potuta godere davvero ma, ripeto, ripensandoci è stato fantastico, un privilegio che non dimenticherò mai. Arrivare in Maglia Rosa all’ultima tappa, tagliare il traguardo a Milano, peccato non aver concluso con la vittoria, ma è stata un’esperienza grandiosa”.
Hindley è tornato anche sulla tanto discussa tattica del proprio team durante la tappa dello Stelvio: “Nella tappa dello Stelvio credo che la squadra abbia preso la decisione giusta e di certo non era una decisione facile. Da parte mia devo dire che poi a quel punto la pressione si faceva sentire. Anche dopo nella tappa di Sestriere, ma è qualcosa che devi saper gestire se vuoi essere un uomo di classifica – ha spiegato – Era una decisione tutt’altro che facile da prendere, se avessi attaccato magari avremmo fatto l’ultima salita a un ritmo più alto e Kelderman avrebbe finito col perdere la Maglia Rosa o magari avrei guadagnato io del tempo utile in vista della cronometro finale. Ma non era facile. Personalmente avrei voluto essere libero di attaccare ma capisco benissimo la decisione della squadra. E poi comunque sono riuscito a vincere una tappa fantastica con lo Stelvio e il finale ai Laghi di Cancano, su salite che avevo fatto qualche volta in passato, è una zona meravigliosa dove andare in bici. Alla fine è difficile dire cosa sarebbe successo coi se… Di certo anche Tao Geoghegan Hart andava molto forte quel giorno e non sarebbe stato per nulla facile staccarlo. Chissà cosa sarebbe successo… A me sarebbe piaciuto provarci ma capisco totalmente le scelte da parte del team”.
Ancora non conosce quali siano i programmi della sua formazione per la prossima stagione, ma il corridore australiano ha una certezza: “Ora non so cosa ci sia nel futuro. Non so quali siano i piani della squadra per il prossimo anno. Ancora non conosciamo il percorso del Giro ma, di certo, assolutamente mi piacerebbe tornare al Giro d’Italia. È una corsa che adoro e correre in Italia è fantastico. Quindi è certo che vorrei tornare, poi a un certo punto della mia carriera vorrei provare anche il Tour de France. Ma per me la cosa fondamentale è continuare a migliorare come uomo da corse a tappe anche per le corse più brevi. E poi adesso voglio migliorare a cronometro, su quello non c’è dubbio”.
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