Movistar, Matteo Jorgenson rivela: “I miei miglioramenti? Merito di ritiri in altura, nutrizionista e allenamenti dietro macchina, a mie spese”

Matteo Jorgenson ha vissuto una primavera eccezionale. Il portacolori della Movistar, dopo qualche lampo isolato nelle passate stagioni, è stato grande protagonista di tutte le corse cui ha preso parte, vincendo la generale del Tour of Oman 2023, piazzandosi quarto nella E3 Saxo Classic 2023, nono al Giro delle Fiandre 2023 e secondo nella classifica finale del Giro di Romandia 2023, dopo essere stato con i primissimi anche in una corsa di altissimo livello come la Parigi-Nizza 2023. Jorgenson ha 23 anni e sembra non aver ancora raggiunto del tutto i suoi limiti. Ma i progressi degli ultimi tempi sono stati folgoranti.

Come si spiegano? È lui stesso a farlo: “Non è successo da un giorno all’altro e nemmeno da un anno all’altro – ha scritto su Twitter – Ho capito che quello che dovevo fare era rimanere costante e fare le bene le piccole cose, indipendentemente dal fatto che mi sentissi molto bene o molto male. La cosa più importante che ho fatto negli ultimi anni è stata forse imparare a prosciugarmi, arrivare al massimo livello di stanchezza possibile e poi riposare. Mi sono svuotato del tutto nella primavera del 2021 e ho fatto un Giro d’Italia orribile, in cui sono arrivato a malapena al traguardo”.

Jorgenson prosegue: “Il Tour de France 2022 è stato lo stesso e, anche se ha finito per essere un grande stimolo, mi ci è voluto fino a dicembre per riprendermi. Quello che mi ha portato quel Tour, però, è stata anche la fiducia che mi ha permesso di fissare grandi obiettivi per il 2023. Ora posso dire che ne è valsa la pena”.

Lo statunitense racconta: “Posso dire di aver speso ogni centesimo del mio stipendio per migliorare le mie prestazioni. Ritiri in altura, alimentazione, massaggi, attività dietro macchina… Ma tutto questo mi ha fatto migliorare. Lo scorso gennaio ho passato un mese da solo in quota, in albergo. Mi sono comprato le appendici per la bici da cronometro con l’aiuto di Ivan Velasco (ex corridore e ora preparatore – ndr). Ho assunto inoltre un nutrizionista e da dicembre misuro ogni grammo di quello che mangio per essere sempre nel peso giusto e adeguatamente rifornito di energie”.

Infine, Jorgenson ringrazia Patxi Vila, direttore sportivo della Movistar: “Mi ha aiutato a tenere l’equilibrio fra competizione e riposo come nessuno aveva fatto prima. La sua capacità di spremermi in alcune gare e la sua pazienza nel gestire i miei continui messaggi vocali e la mia ossessione per i dati sono incredibili. Puntualizzo inoltre (lo ha fatto in un secondo momento rispetto ai primi tweet – ndr) che la squadra mi ha supportato alla grande e continua a farlo. Le loro strutture è a mia disposizione e con loro i corridori possono crescere tantissimo”.

Recentemente, il nome di Jorgenson ha iniziato a rimbalzare nel CicloMercato: lo statunitense, che a fine stagione va a scadenza di contratto, sembrerebbe infatti finito sul taccuino della Jumbo-Visma per un eventuale trasferimento futuro.

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